
Nell’esprimere la vicinanza della nostra organizzazione ai familiari che hanno purtroppo perso i loro cari e a tutte le persone che – contraendo il Coronavirus – sono attualmente in cura nonché a chi si trova in quarantena, vorrei in particolare modo ringraziare tutto il personale medico sanitario che affronta, per noi, una situazione mai vista prima.
A loro va, in primis, il nostro pensiero e la nostra solidarietà affinché possano lavorare al meglio aiutandoci a superare, quanto prima, un’epidemia che, anche sul piano psicologico, desta crescente disagio, ansia e tanta preoccupazione.
Loro, come i nostri colleghi poliziotti, insieme a tutte le altre forze di Polizia non possono stare a casa perché hanno comunque l’obbligo di presidiare il territorio. Non è una novità che le forze dell’ordine, che in questo particolare momento devono anche far rispettare i divieti in atto, siano ogni giorno al servizio di tutti e soprattutto dei più deboli. È peraltro umano e comprensibile che anch’essi siano preoccupati e che si sentano, in taluni frangenti, esposti più di altri.
In tal senso sono state finora prese le misure al momento ritenute tra le più idonee ad evitare un contagio che può avvenire anche nella sfera del privato ma che può, durante il servizio, contagiare anche noi che, come tutti, facciamo rientro presso le nostre abitazioni tra le persone a noi care con la paura di trasmettere loro il virus. In una fase come questa è evidente che occorra quindi comprensione ma anche molta collaborazione tra i cittadini che possono – in questo momento – fare la differenza per accorciare, il più possibile, i tempi delle misure restrittive estese ormai all’intero Paese. Oggi, più che mai, ci rendiamo maggiormente conto quanto sia indispensabile oltre che importante chi svolge una professione di aiuto alla collettività.
Occasione che mi permette di ringraziare tutti i miei colleghi in particolare quelli più esposti, da giorni, nelle aree più a rischio ai quali non facciamo mancare sostegno e aiuto pur tra mille difficoltà. Circostanza che mi fa anche segnalare che la professionalità di coloro che svolgono mansioni di pubblica utilità indispensabili ed essenziali per i servizi del Paese non andrebbe mai messa in pericolo ma, anzi, rafforzata ad iniziare da un congruo numero di personale, possibilmente giovane e messo nelle condizioni di poter operare al meglio e dignitosamente a cui garantire sempre, oltre che i doveri, anche i giusti diritti. Lavoratori che vanno sempre e comunque salvaguardati e compresi non solamente in tempi del Coronavirus.
- Daniele Tissone, segretario generale Silp Cgil. A 30 anni dagli omicidi di Falcone e Borsellino: impegnarci tutti per sconfiggere le mafie - 6 Giugno 2022
- Daniele Tissone, segretario generale Silp Cgil. In Italia si spara, si spara, si spara… - 31 Ottobre 2021
- Daniele Tissone. Pur tra mille ritardi la trattativa per il contratto dei lavoratori in divisa… Prosegue! - 5 Ottobre 2021