
Questa mattina, presso la Presidenza del Consiglio, Cgil, Cisl e Uil hanno sottoscritto con il Governo e le parti datoriali un “protocollo di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro”. Lo rendono noto i sindacati in un comunicato unitario. Cgil, Cisl e Uil parlano in una nota unitaria di “risultato molto importante in una fase che impone a tutti massima responsabilità nel garantire, prima di ogni altra cosa, la sicurezza e la salute dei lavoratori e delle lavoratrici. La salute di chi lavora è per noi – proseguono le tre confederazioni – un’assoluta priorità che deve precedere qualunque altra considerazione economica o produttiva. L’accordo che questa mattina abbiamo sottoscritto consentirà alle imprese di tutti i settori, attraverso il ricorso agli ammortizzatori sociali e la riduzione o sospensione dell’attività lavorativa, la messa in sicurezza dei luoghi di lavoro. Nell’accordo è stato previsto il coinvolgimento dei lavoratori e delle loro rappresentanze a livello aziendale o territoriale per garantire una piena ed effettiva tutela della loro salute. Per questo è importante che in tutti i luoghi di lavoro si chieda una piena effettività dell’intesa che è stata raggiunta. Sappiamo – si osserva nella nota – che il momento è difficile e sappiamo che i lavoratori e le lavoratrici italiane sapranno agire e contribuire, con la responsabilità che hanno sempre saputo dimostrare, nell’adeguare l’organizzazione aziendale e i ritmi produttivi per garantire la massima sicurezza possibile e la continuazione produttiva essenziale per non fermare il Paese. Importante – concludono Cgil, Cisl e Uil – è la sottoscrizione del testo da parte del governo che, per quanto di sua competenza, favorirà la piena attuazione del protocollo”.
Landini: nessuno deve essere licenziato
“Abbiamo fatto un lavoro importante” afferma il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, rispondendo alle domande su Facebook, dopo la firma del Protocollo per la sicurezza dei lavoratori, di fronte all’emergenza coronavirus. “Il messaggio è che la salute e la sicurezza vengono prima dei profitti e delle rendite”, rimarca. E “l’altro messaggio è che nessuno deve restare da solo. Nessuno deve essere licenziato”, aggiunge anche riferendosi alle nuove misure in arrivo dal governo sul fronte degli ammortizzatori sociali. “Prima viene la salute e la sicurezza perché questa è la condizione per far ripartire la nostra economia” afferma Maurizio Landini, commentando il protocollo sulla sicurezza. “Ci deve essere un livello di unità e concordia generale: per questo abbiamo fatto una cosa importante. – aggiunge – Questo protocollo oggi mette a disposizione una strumentazione importante ma c’è bisogno di una volontà e di un’attenzione. Non sono in grado di dire se tutte le imprese capiranno questo messaggio, se tutti i lavoratori capiranno questo messaggio”. Oggi, prosegue Landini, “ci sono gli strumenti, i percorsi per poter affrontare questa situazione senza che i lavoratori perdano il proprio reddito e mettendo nelle condizioni le aziende di poter produrre”. “Mi rendo conto che il protocollo non risolve tutti i problemi ma mette a disposizione dei lavoratori e delle aziende una strumentazione importante”. Per Maurizio Landini, “ci siamo preoccupati innanzitutto di chiedere al governo, e domani dovrebbe fare un provvedimento, più di 4 miliardi per avere ammortizzatori sociali, cassa integrazione, fondi di sostegno al reddito, in modo che i lavoratori in questa fase possono non perdere il reddito”. “Nessuno deve rimanere da solo e nessuno deve essere licenziato. Se il governo vara il decreto – ha aggiunto – mi sembra un altro messaggio importante per non lasciare solo nessuno”. “La cassa integrazione può essere quello strumento che permette a tutte le imprese di avere il tempo di lavorare in sicurezza e di mettere in campo tutti quegli accorgimenti che sono necessari: avere la distanza di un metro, avere i detergenti per potersi lavare le mani, avere la sanificazione degli ambienti, ridurre i livelli produttivi perché così le persone non sono coinvolta. Non è impossibile lavorare in sicurezza ed è possibile farlo se ci sono le strumentazioni e se c’è la volontà”, ha poi concluso Landini.
Sono tredici i punti del “Protocollo di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro”
Il documento, secondo quanto si apprende da fonti sindacali, indica le misure di precauzione: dagli ingressi in azienda alla gestione delle mense e degli spazi comuni, dai dispositivi di sicurezza fino alla gestione di un eventuale caso di coronavirus. Il Protocollo “è stato sottoscritto su invito del presidente del Consiglio dei ministri, dei ministri dell’Economia, del Lavoro, dello Sviluppo economico e della Salute, che hanno promosso l’incontro tra le parti sociali, in attuazione della misura (articolo 1, comma primo, numero 9) del Dpcm 11 marzo 2020, che, in relazione alle attività professionali e produttive, raccomanda intese tra organizzazioni datoriali e sindacali. Il Governo favorisce, per quanto di sua competenza, la piena attuazione del Protocollo”. Ecco le misure: OBBLIGO A CASA SE CON FEBBRE OLTRE 37.5. Obbligo di rimanere al proprio domicilio in presenza di febbre (oltre 37.5 ) o altri sintomi influenzali e di chiamare il proprio medico di famiglia e l’autorità sanitaria. CONTROLLI ALL’INGRESSO. Il personale, prima dell’accesso al luogo di lavoro, potrà essere sottoposto al controllo della temperatura corporea. PULIZIA E SANIFICAZIONE. L’azienda assicura la pulizia giornaliera e la sanificazione periodica dei locali, degli ambienti, delle postazioni di lavoro e delle aree comuni e di svago. LAVARSI LE MANI. E’ obbligatorio che le persone presenti in azienda adottino tutte le precauzioni igieniche, in particolare per le mani e l’azienda mette a disposizione idonei mezzi detergenti. MASCHERINE E GUANTI. Qualora il lavoro imponga una distanza interpersonale minore di un metro e non siano possibili altre soluzioni organizzative è necessario l’uso delle mascherine e di altri dispositivi di protezione (guanti, occhiali, tute, cuffie, camici) conformi. MENSE CON ACCESSI CONTINGENTATI. L’accesso agli spazi comuni, comprese le mense aziendali, le aree fumatori e gli spogliatoi è contingentato, con la previsione di una ventilazione continua dei locali, di un tempo ridotto di sosta e con il mantenimento della distanza di sicurezza di 1 metro tra le persone. SPOGLIATOI E DISTRIBUTORI. Provvedere alla sanificazione degli spogliatoi e garantire la sanificazione periodica e la pulizia giornaliera, con appositi detergenti, dei locali mensa, delle tastiere dei distributori di bevande e snack. POSSIBILE STOP REPARTI NON NECESSARI E SMART WORKING. Limitatamente al periodo dell’emergenza coronavirus, le imprese potranno, avendo a riferimento quanto previsto dai Ccnl e favorendo le intese con le rappresentanze sindacali aziendali, disporre la chiusura di tutti i reparti diversi dalla produzione o, comunque, di quelli dei quali è possibile il funzionamento mediante il ricorso allo smart working, o comunque a distanza. RIMODULARE LIVELLI PRODUTTIVI E TURNI. Si può procedere ad una rimodulazione dei livelli produttivi. Bisogna assicurare un piano di turnazione dei dipendenti dedicati alla produzione con l’obiettivo di diminuire al massimo i contatti e di creare gruppi autonomi, distinti e riconoscibili. AMMORTIZZATORI SOCIALI E FERIE. Utilizzare in via prioritaria gli ammortizzatori sociali. Altrimenti, i periodi di ferie arretrati e non ancora fruiti. STOP TRASFERTE. Sospese e annullate tutte le trasferte ed i viaggi di lavoro nazionali e internazionali, così come gli eventi interni e di formazione. Non sono consentite le riunioni in presenza. ORARI INGRESSO-USCITA SCAGLIONATI. Si favoriscono orari di ingresso/uscita scaglionati in modo da evitare il più possibile contatti nelle zone comuni (ingressi, spogliatoi, sala mensa). GESTIONE DI UN CASO CORONAVIRUS. Nel caso in cui una persona presente in azienda sviluppi febbre e sintomi di infezione respiratoria come la tosse, lo deve dichiarare immediatamente all’ufficio del personale, si dovrà procedere al suo isolamento e a quello degli altri presenti dai locali. L’azienda avverte immediatamente le autorità sanitarie competenti e i numeri di emergenza per il Covid-19 e collabora per la definizione degli eventuali “contatti stretti”. COMITATO PER L’APPLICAZIONE. E’ costituito in azienda un Comitato per l’applicazione e la verifica delle regole del Protocollo di regolamentazione con la partecipazione delle rappresentanze sindacali aziendali e del Rls.
- Coordinamento per la democrazia costituzionale. Il 25 settembre tutte e tutti alle urne. L’appello - 22 Settembre 2022
- Osservatorio sulla transizione ecologica-Pnrr. Draghi convochi con urgenza una conferenza energia/clima - 19 Maggio 2022
- Costituito il Comitato per il NO ai referendum sulla giustizia - 20 Aprile 2022