
“Battisti è arrivato con un boliviano e si è registrato dicendo che aveva perso i documenti. Quel giorno è venuto con una macchina moderna, a quattro porte. Non so il nome dell’uomo che l’ha accompagnato: era alto, robusto e con i capelli bianchi”. Sono queste le prime dichiarazioni a “Quarto Grado” di Enrique Peralta, proprietario dell’hotel a Santa Cruz de la Sierra, in Bolivia, dove Cesare Battisti ha soggiornato dal 17 novembre al 4 dicembre scorsi.
Nel servizio in onda durante la trasmissione di Rete 4, l’albergatore racconta che Battisti era socievole, conservava parecchi soldi in una borsa e spesso si intratteneva con i proprietari dell’edificio: “Era molto amabile e carino con mia figlia di 4 anni e mi disse che aveva un bambino di 5 anni – continua Peralta – parlava spesso di lui, gli mancava tantissimo. Penso che stesse in Brasile”.
E ancora: “Persone venivano a trovare Battisti due o tre volte a settimana, a pranzo o a cena. Si sedevano con lui nella reception e guardavano per ore le piantine della Bolivia, facendo domande. Chiedevano di geografia e strade: conversavano fino a tarda notte. Una sera, Battisti è entrato in cucina e ha preparato la pasta per tutti: spaghetti alla bolognese”.
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