
“Morte improvvisa conseguente a insufficienza cardiorespiratoria da edema polmonare secondario a verosimile polintossicazione da diverse sostanze”. È la causa della morte di Marianna Pepe, avvenuta l’8 novembre scorso, secondo quanto ha scritto il medico legale che ha redatto il verbale di ispezione del cadavere eseguito nell’immediatezza dell’intervento delle forze dell’ordine. Lo stesso medico legale scrive tra l’altro che sulla donna “non ha rilevato segni di violenza”. E’ quanto si legge in una nota della Procura di Trieste che coordina le indagini. La stessa Procura ha già conferito l’incarico per l’autopsia, che sarà svolta mercoledì. Ma a finire nell’occhio del ciclone è lo stesso ex compagno della campionessa sul quale già pendeva un procedimento per recenti episodi di maltrattamenti nei confronti di Marianna. La vittima più volte aveva denunciato l’uomo ma poi aveva sempre ritirato le querele dichiarando anche che “le violenze erano cessate e che il compagno aveva mantenuto una condotta collaborativa anche nella gestione del figlio” in quanto era un “bravo padre” e che, benché la relazione tra loro fosse finita, la rispettava. Una situazione confermata alle forze dell’ordine il 30 ottobre scorso.
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