Roma, scritte omofobe su uno scontrino a coppia gay. Partito il boicottaggio civile contro un ristorante del centro

Roma, scritte omofobe su uno scontrino a coppia gay. Partito il boicottaggio civile contro un ristorante del centro

Al momento del conto si sono visti dare dal cameriere uno scontrino omofobo che, oltre al prezzo, riportava la frase “froci si”. Una coppia gay romana ha denunciato l’episodio alla Gay Help Line che gli ha offerto anche supporto legale I due si erano recati giovedì scorso nel ristorante Locanda Rigatoni, vicino Piazza San Giovanni, per cenare. La coppia era andata per passare una serata tranquilla e hanno ordinato dei primi, chiedendo di sostituire del pecorino con del parmigiano. Alla fine della cena, quando è arrivato lo scontrino, hanno trovato scritto sullo scontrino: “Pecorino NO Frocio SI”. I ragazzi hanno fanno notare al cameriere che tale scritta non era divertente, ma il cameriere ridendo ha spiegato che era stato un errore del computer. IL ragazzo ha fatto presente che l’atteggiamento del cameriere era infantile ed insultante. Sul web è già partita l’azione di “boicottaggio civile” contro il ristorante. Il Campidoglio ha avviato verifiche sul locale. Ed ecco la durissima presa di posizione degli Assessore capitolini Carlo Cafarotti, assessore allo Sviluppo Economico, Turismo e Lavoro di Roma Capitale e Flavia Marzano, assessora alla Roma Semplice.

“Gravissimo l’episodio di omofobia denunciato da Gay Center, che ha raccolto la testimonianza di due clienti di un ristorante in zona San Giovanni. Condanniamo apertamente ogni forma di discriminazione e scherno lesive di dignità e libertà personali. Quanto al contesto in cui si sono consumate le offese, ricordiamo che Roma è, e rimarrà, Capitale dell’inclusione e dell’accoglienza, tanto da aver istituito proprio per i professionisti che lavorano con il pubblico – ristoratori, albergatori, tassisti – corsi formativi incentrati sul ‘galateo dell’accoglienza’. Saranno avviate in ogni caso le opportune verifiche, anche a seguito dell’eventuale denuncia. Esprimiamo solidarietà ai due ragazzi vittime dell’ignoranza. Episodi simili offendono tutta la città”. Poi la deputata Prestipino del Pd: “Mi auguro che la Sindaca Raggi intervenga al più presto con una punizione esemplare nei confronti del ristorante in cui giovedì scorso due ragazzi gay sono stati offesi da un dipendete del locale”. “Il comportamento del dipendente della Locanda Rigatoni e quello dei gestori che hanno tentato di minimizzare l’accaduto con delle giustificazioni puerili, sono una vergogna, un’offesa per la Capitale e per tutti i cittadini romani – prosegue Prestipino – Quello che stupisce è l’impunità di certi individui nel compiere azioni spregevoli come quella accaduta giovedì scorso e che, senza adeguate attenzioni e sanzioni, rischiano di passare in secondo piano.
Per questo – conclude Prestipino – auspico una punizione severa per i colpevoli di un gesto così disgustoso dalla chiara matrice omofoba, se non altro per le mancate scuse da parte dei protagonisti di questa vicenda indegna”. Ed ancora il Codacons, che chiede la chiusura immediata del ristorante: “Sul caso delle offese ad una coppia gay da parte di un ristorante della capitale interviene a gamba tesa il Codacons, che chiede al Campidoglio di disporre la chiusura immediata dell’esercizio”. “Se confermati i fatti come riportati dai mass media, ci troveremmo di fronte ad un episodio gravissimo che offende non solo la comunità gay ma l’intera città – spiega il presidente Codacons Carlo Rienzi – Offese di questo tipo infatti danneggiano l’immagine di Roma agli occhi del mondo, e hanno effetti devastanti anche sul fronte del turismo. Per tale motivo chiediamo al sindaco Raggi di intervenire con urgenza e adottare provvedimenti esemplari, disponendo la chiusura del ristorante e ritirando le licenze accordate ai gestori se saranno confermati gli insulti a danno dei clienti gay”.

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