
L’ala più a sinistra dell’Spd non si rassegna al via libera ai negoziati per una Grande coalizione con la cancelliera tedesca Angela Merkel, giunto ieri al Congresso straordinario di Bonn, e lancia una nuova offensiva per bloccare il futuro accordo. Oggi è stata lanciata una iniziativa per far iscrivere al partito chi è contrario all’intesa con i conservatori della Cdu-Csu, in modo da far pesare la loro opinione quando l’accordo finale sarà sottoposta agli oltre 440mila militanti socialdemocratici. In prima fila nella campagna iscrizioni c’è la Jusos, l’associazione giovanile socialdemocratica: il suo presidente a livello federale, Kevin Kuehnert, ha appoggiato l’iniziativa su Twitter con un link al formulario per iscriversi. “Organizzeremo eventi in tutta la Germania per difendere le nostre posizioni”, ha aggiunto. “Chi vuole che l’Spd torni ad essere un forte partito di sinistra può agire in maniera decisiva. Per soli 5 euro al mese”, ha dichiarato intanto Frederik Cordes, responsabile della Jusos in Nord Reno Westfalia, riferendosi alla quota mensile per gli iscritti all’Spd. Alla campagna si sono uniti altri esponenti dell’ala più a sinistra del partito, come Hilde Mattheis.
A Berlino, prima riunione per la road map delle trattative tra Merkel, Schulz e Seehofer. Restano come punti di dissenso il precariato, la sanità e l’immigrazione
Intanto, a Berlino ha avuto luogo una riunione fra Merkel, Schulz e il leader della Csu Horst Seehofer per stabilire la tabella di marcia dei negoziati veri e propri. Merkel ha fatto sapere che si aspetta delle discussioni “di nuovo difficili”, che potrebbero durare diverse settimane, su temi spinosi come l’immigrazione, l’accesso alla sanità e la giustizia sociale. Se verrà trovato un compromesso, l’ultima parola spetterà appunto ai militanti della Spd: ai circa 440mila membri del partito sarà consentito di pronunciarsi tramite una consultazione interna via posta, procedura che potrebbe durare diverse settimane. Se la Spd darà il via libera definitivo, Angela Merkel potrà presentarsi davanti al Bundestag per essere eletta cancelliera per la quarta volta. Alla fine, se negoziati e voti si svolgeranno senza intoppi, il governo potrebbe insediarsi appunto poco prima di Pasqua. A quel punto la cancelliera, in teoria, potrebbe restare alla guida del Paese fino all’autunno del 2021, battendo il record di anni al potere nella Germania del dopoguerra. Sempre ammesso che la nuova GroKo riesca a rimanere stabile e a non spaccarsi prima della scadenza del mandato.
I tifosi della Grosse Koalition: il presidente della Repubblica, il socialdemocratico Steinmeier
Il presidente tedesco Frank Walter Steinmeier ha ripreso ad esercitare pressione sui partiti per arrivare alla formazione di un governo: al di là delle verifiche dei partiti circa la possibile contiguità politica dei contenuti, ha spiegato, “percepiamo tutti che la gente in Germania, dopo quattro mesi dalle elezioni, aspetta di avere di nuovo un governo”. Anche l’Europa e il mondo attendono il contributo tedesco per superare le crisi internazionali, ha spiegato.
Un altro tifoso italiano, Silvio Berlusconi, che dopo Gentiloni, benedice la Grosse Koalition (guardando al 5 marzo)
In trasferta a Bruxelles per una due giorni di incontri con alcune tra le principali personalità del Partito popolare e delle istituzioni europee, il presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi manifesta la propria soddisfazione per l’accordo politico all’insegna delle larghe intese raggiunto in Germania dopo mesi di faticose trattative. Forza Italia e il centrodestra “guardano con favore” alla Grosse Koalition tra Spd, Cdu e Csu, reso possibile dal via libera espresso dal congresso dei socialdemocratici a Bonn, rileva Berlusconi incontrando la stampa dopo avere visto il segretario generale del Ppe Antonio Lopez. “Dobbiamo guardare con favore quello che è successo in Germania, che potrà avere un governo e anche la signora Merkel potrà continuare ad essere autorevole in Europa”, ha detto Silvio Berlusconi, il quale ha assicurato di “aver sempre avuto eccellenti rapporti di stima e rispetto” con Angela Merkel “nonostante qualcuno ha cercato con volgarità di mettere zizzania tra di noi”. Infine, conclude, “la signora Merkel ci sostiene con determinazione in questa campagna elettorale”. Chissà se la Merkel appoggerà un identico governo in Italia in prossimo 5 marzo…
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