
Una tappa di avvicinamento alla volata finale, la gloria di Parigi, la maglia gialla. Ma di mezzo ci sono le Alpi a rendere ancora incerto l’esito finale. Froome dimostra di essere in grande forma, controlla la corsa, decide lui chi può andare a prendere la vittoria di tappa, le grandi montagne non lo preoccupano, la cronometro è parte importante del suo repertorio. La tappa, la sedicesima, se la sono giocata i velocisti, quelli che stanno lottando per una delle tante maglie che il Tour assegna ai velocisti e agli scalatori. 165 chilometri da Le Puy en Velay a Romans sur Isére, adatta ai velocisti con poche possibilità di portare a termine una fuga. Due i Gpm di giornata, uno di terza categoria (la Cote de Boussoulet, 4.5 km al 6,3%), uno di quarta (la Cote du Rouvey, 2.8 km al 5,6%), poi la strada inizia a scendere fino al traguardo. Due strappetti negli ultimi 30 km, ma nulla di così eccessivo da fare selezione. Se la sono giocata i velocisti ed alla fine ha prevalso Michael Matthews che ha vinto la volata precedendo Edvald Boasson e John Degenkolb insieme a una quindicina di corridori fra cui Froome e Aru che si sono guardati a vista. Ci aveva provato il nostro Bennati con uno scatto a due chilometri dallo striscione d’arrivo. Ma niente da fare, è stato ripreso a poche decine di metri, dal gruppetto di testa, nel quale non figuravano Martin, Kitte, Bennet che si ritirerà. Ancora una volta la selezione l’ha fatta il vento e Froome, “tirato” dai suoi gregari è riuscito a spaccare il gruppo. Aru questa volta non si è fatto sorprendere e non ha mai perso di vista il suo avversario, gran favorito per la vittoria finale. Davanti c’è il gruppo maglia gialla con la maglia bianca e quella a pois composto da 119 unità, a 2 minuti di ritardo il gruppo con Marcel Kittel composto da 46 unità. In ritardo anche Contador. Domani è un altro giorno. Arrivano le Alpi, aspettano chi le conquisterà. Chi riuscirà a dominarle. Froome o Aru? I pronostici li danno alla pari. Noi facciamo il tifo per lo scalatore che viene dalla Sardegna, che è diventato campione italiano scalando una montagna.
Ordine di arrivo 16/A tappa
- Michael Matthews (SUN) 3h38’15”
- Edvald Boasson Hagen (DDD) +0”
- John Degenkolb (TFS) +0”
- Greg Van Avermaet (BMC) +0”
- Christophe Laporte (COF) +0”
- Jens Keukeleire )ORS) +0”
- Tony Gallopin (LTS) +0”
- Tiesj Benoot (LTS) +0”
- Maciej BOdnar (BOH) +0”
- Romain Hardy (TFO) +0′
CLASSIFICA GENERALE
- Christopher Froome (SKY) 68H18’36”
- Fabio Aru (Astana) +18”
- Romain Bardet (AG2R) +23”
- Rigoberto Uran (Cannondale) +29”
- Mikel Landa (SKY) +1’17”
- Simon Yates (Orica-Scott) +2’02”
- Daniel Martin (Quick-Step Floors) +2’03”
- Louis Meintjes (UAE) +6’00”
- Damiano Caruso (BMC) +6’05”
- Nairo Quintana (Movistar) +6’16”
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