Mafia Capitale, secondo giorno di requisitorie. Buzzi e Carminati erano parte dello stesso sistema criminale. Il ruolo dei politici

Mafia Capitale, secondo giorno di requisitorie. Buzzi e Carminati erano parte dello stesso sistema criminale. Il ruolo dei politici
Seconda giornata di requisitorie dell’Accusa nell’aula bunker di Rebibbia dove è istruito il processo alla cosiddetta Mafia Capitale. Dopo una giornata che ha fissato e confermato le responsabilità e soprattutto le motivazioni che hanno condotto gli indagati a comportamenti palesemente illegali, questo mercoledì che precede la Pasqua, sulle teste dei tanti indagati, sono piovute altre accuse.
 
Le accuse, durissime, del Pm Tescaroli, ricostruiscono la fase politica e nelle partecipate, dell’organizzazione
 
“L’elemento caratterizzante dell’organizzazione è che vi è stata una fusione tra articolazioni diverse e in particolare tra l’organizzazione riconducibile a Carminati e quella riconducibile a Buzzi”. E’ quanto affermato dal pubblico ministero Luca Tescaroli nel corso della sua requisitoria nell’ambito del processo Mafia Capitale. “Carminati ha portato una riserva di violenza e il proprio capitale istituzionale, Buzzi ha fornito un apporto tramite i suoi rapporti con esponenti della ‘ndrangheta e i suoi rapporti istituzionali”. “Con l’apporto di Carminati – ha proseguito il pm- Buzzi è legittimato ad azionare il sistema intimidatorio con la pubblica amministrazione.” Poi Tescaroli ha assestato il suo colpo, durissimo, contro l’ex Consigliere comunale di Forza Italia Luca Gramazio,
 
“Gramazio rappresenta il capitale istituzionale di mafia capitale per eccellenza”
 
“Gramazio rappresenta il capitale istituzionale di mafia capitale per eccellenza. E’ quel sodale che è cresciuto politicamente e che fa da contrappunto al progressivo eclissarsi dall’orbita criminale dell’organizzazione criminale di Riccardo Mancini. Gramazio – ha spiegato Tescaroli – viene descritto come il soggetto politico su cui fare affidamento anche per il futuro”. “Gramazio – ha aggiunto – era perfettamente a conoscenza delle dinamiche interne all’associazione e dell’apporto che forniva al sodalizio”.
Riguardo alla posizione dell’ex ad Ama Panzironi, il pm ha invece sottolineato come ques’ultimo abbia “posto al servizio del sodalizio diretto accesso al sindaco Alemanno, il suo dominio su Ama, e assicurando il suo sostengo anche in ambiti diversi da Ama e per lo sblocco di pagamenti” per le coop riconducibili a Buzzi. Va detto che oltre a Gramazio erano finiti agli arresti, all’epoca dei fatti, anche il capogruppo di Forza Italia in Campidoglio  Giordano Tredicine (domiciliari), l’ex presidente dell’Assemblea di Roma Capitale  Mirko Coratti (in carcere), Massimo Caprari, del Centro democratico (in carcere) e Pierpaolo Pedetti, Pd, presidente della commissione Patrimonio (in carcere). Tra i politici destinatari delle misure anche l’ex assessore alla Casa della Giunta Marino, Daniele Ozzimo (in carcere), l’ex consigliere comunale poi entrato nella segreteria di Coratti Franco Figurelli, e infine l’ex presidente del X Municipio, Andrea Tassone, del Pd (ai domiciliari).
 
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