Almaviva. L’allarme dei sindacati e di Sinistra Italiana. Intanto, a Palermo mobilitazione venerdì in occasione visita Renzi

Almaviva. L’allarme dei sindacati e di Sinistra Italiana. Intanto, a Palermo mobilitazione venerdì in occasione visita Renzi

Sciopero, occupazione, poi due ore di assemblea infuocata oggi pomeriggio a Palermo dei dipendentiAlmaviva. E domani si ricomincia. Ancora braccia incrociate e presidio, questa volta in centro città, davanti all’edificio di via Cordova, dalle 9 alle 13. Nel pomeriggio, dalle 16 alle 20, tutti davanti alla prefettura per sollecitare le istituzioni. In quelle stesse ore, alle 18, al ministero dello Sviluppo economico era fissato il nuovo round sul ‘Tavolo-ring’ dedicato ai trasferimenti a Rende. Giornata caldissima sarà anche quella di venerdì. In serata è atteso il presidente del Consiglio Matteo Renzi e lavoratori e sindacati stanno preparando l’accoglienza: alle 20 appuntamento davanti al Real Teatro Santa Cecilia, muniti di badge e lumini, simboli di altri tempi di battaglia.

Riccardo Saccone, SLC Cgil: “vicenda andata ben oltre il livello di guardia”

Ci sono 70-80 mila posti di lavoro a rischio nel settore dei call center: il dato è emerso nell’incontro che si è svolto tra i sindacati e i senatori della commissione Lavoro. Infatti, questa mattina a Palazzo Madama, rappresentanti di Almaviva Contact, Slc-Cgil, Fistel-Cisl, Uilcom e UglTelecomunicazioni sono stati ascoltati sulle ricadute occupazionali della vicenda. Riccardo Saccone, di Slc Cgil nazionale, parla di vicenda “ben oltre il livello di guardia” viste le notizie che arrivano dalla sede di Palermo: “La situazione a Roma, Napoli e Palermo è ormai insostenibile”. Il sindacalista prosegue: “La dirigenza di Almaviva sta giocando col fuoco. La smetta di giocare con la vita di migliaia di donne e uomini, ritiri la procedura di chiusura delle sedi e i trasferimenti coatti, torni al tavolo senza ricatti o si assumerà la responsabilità di quanto potrà accadere”, conclude Saccone.

Erasmo Palazzotto e Simone di Trapani, Sinistra Italiana: “si tratta di difendere la dignità delle persone”

“Esprimiamo pieno sostegno alla lotta dei lavoratori Almaviva che oggi hanno occupato la sede di via Marcellini, a Palermo. Non si tratta soltanto della sacrosanta difesa del proprio posto di lavoro ma anche di difendere la dignità stessa del lavoro e delle persone che non possono diventare lo strumento di un braccio di ferro tra azienda e governo”, scrivono in una nota Erasmo Palazzotto e Simone Di Trapani, rispettivamente deputato nazionale di Sinistra Italiana e Coordinatore di SEL Palermo. “Le mancate risposte, i continui rinvii, gli accordi non mantenuti hanno esasperato il clima – aggiungono Palazzotto e Di Trapani – e la trattativa impantanata accrescono lo stato di preoccupazione e angoscia nei lavoratori del gruppo. Adesso l’azienda e il governo la smettano con i rimpalli di responsabilità e trovino rapidamente soluzioni vere”.

Stefano Fassina: “impedire gare d’appalto al massimo ribasso e obbligare le amministrazioni pubbliche ad applicare minimi contrattuale”

“La vicenda di Almaviva evidenzia ancora una volta l’inefficacia delle norme per contrastare la delocalizzazione delle attività dei call center e la concorrenza al ribasso sul costo e le condizioni del lavoro. Oltre a salvaguardare le lavoratrici e i lavoratori di Almaviva, è necessario e urgente un decreto del governo per dare incisività alle norme antidelocalizzazione e impedire gare con base d’asta inferiore ai costi necessari a garantire i minimi dei contratti nazionali di lavoro”, afferma Stefano Fassina dell’esecutivo nazionale di Sinistra Italiana. “Almeno le amministrazioni pubbliche – conclude l’esponente della sinistra – devono darsi un codice di condotta per fare gare che assicurino i minimi contrattuali e clausole sociali dignitose”.

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