
Tornano le Giornate di Primavera del Fai, sabato 19 e domenica 20 marzo, un’occasione per trascorrere due giornate all’insegna della cultura e della riscoperta del nostro patrimonio artistico, fatto di angoli meravigliosi e scorci mozzafiato, viaggiando in lungo e in largo per il nostro bel Paese. Dalle Alpi alla Sicilia, dall’incredibile area megalitica di Saint Martin de Corléansa, in Val D’Aosta, che apre in esclusiva con un percorso fino a sei metri sotto terra tra i resti monumentali di una civiltà del 4 mila a.C., alle spettacolari catacombe di San Gaudioso a Napoli, ed oltre.
Aperture straordinarie per 270 luoghi di culto, 250 palazzi e ville, 30 borghi e quartieri, 60 castello e torri, 82 tra musei, archivi e biblioteche, ma anche parchi, aree archeologiche, edifici di archeologia industriale, industrie, teatri, cantine, persino frantoi. Ogni luogo ha una sua storia e il compito di raccontarla spetterà ai 30 mila giovani apprendisti ciceroni, reclutati dalle scuole.
A darne l’annuncio è il vice presidente esecutivo Fai Marco Magnifico che invita i partecipanti ad iscriversi all’associazione e a contribuire alla raccolta fondi. Curiosità, unicità e opportunità, queste sono le parole chiave che alimentano lo spirito propositivo dell’iniziativa del Fai supportata dalla Rai.
“Occasioni aperte a tutti”, afferma il presidente Fai Andrea Carandini, mentre la presidente della Rai Monica Maggioni dice: “Per noi questo è servizio pubblico”.
Si trova d’accordo anche il ministro Dario Franceschini che afferma: “L’operazione più importante è quella pedagogica. Quella per la cultura è una battaglia condivisa da governo e parlamento. Il Fai ci aiuta a scoprire e valorizzare anche l’Italia cosiddetta ‘minore’, valorizzare questi luoghi e farli conoscere al turismo internazionale è una grande opportunità e ormai anzi un’esigenza”.
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