
Dopo le tensioni degli ultimi due giorni, è trascorsa senza problemi di ordine pubblico la nottata a Corcolle. Dopo gli assalti agli autobus e la “caccia all’immigrato” scatenata dai residenti provocando tre feriti, il presidio disposto dalle forze dell’ordine presso il centro rifugiati, attivo ancora in queste ore, sembra aver riportato la calma in zona. Ma per gli abitanti di questa profonda area nel sud-est della Capitale c’è finalmente una buona notizia, è stato infatti raggiunto un accordo per decentrate e costruire un presidio delle Forze dell’Ordine. Ad annunciarlo l’Assessore di Roma Capitale, Paolo Masini, in un suo intervento radiofonico a Radio-Radio: “I dati ci dicono che nel centro di Roma il rapporto tra forze dell’ordine e abitanti è uno su 234, mentre nelle periferie è uno su 2.500. Questa cosa non è sopportabile. Nel caso di Corcolle addirittura le caserme più vicine sono quella di Tor Bella Monaca e quelle di Frascati e San Vittorino fuori Roma. Seguendo il programma del sindaco, insieme ai consorzi di autorecupero stiamo realizzando qualcosa d’importante. Stiamo rinnovando lo strumento dei consorzi di autorecupero mettendoli a disposizione di tutta la città, pertanto i consorzi e i fondi legati saranno per il bene comune della città. La prima opera sulla quale stiamo lavorando da mesi e sulla quale abbiamo già raggiunto un accordo è una caserma dei carabinieri che andrà ad insistere in quel quadrante Roma est, Ponte di Nona, Corcolle e Villaggio Prenestino. Un lavoro che stiamo facendo su tutta Roma insieme all’assessorato Patrimonio e alle forze dell’ordine che ci consentirà di avere dei veri presidi. Accanto a questo c’e’ un lavoro importante sul tessuto sociale. Stiamo facendo un lavoro a 360 gradi che va dal decoro, al controllo del territorio insieme a un percorso di crescita della comunità locale”. In merito alle tensioni che si sono verificate nei giorni scorsi al conduttore che chiedeva se la sensazione di insicurezza percepito dai cittadini fosse un eccesso di reazione emotiva o fosse legato ad altro, Masini ha risposto: “Ci sta. Non nascondiamoci dietro un dito. Roma è una città dove è grandissimo il numero di immigrati che se ben gestiti possono essere un’opportunità, se mal gestiti possono essere altro. Nelle periferie cerchiamo di fare un lavoro anche sul dialogo interreligioso, non si realizzano solo caserme, un lavoro che va fatto insieme a una conoscenza a una creazione di comunità: noi stiamo cercando di creare comunità”.
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