
Un invito a mantenere alta la guardia contro il virus invisibile, nella consapevolezza però che la situazione deve essere affrontata senza “terrore”, e un appello alle parti sociali per cambiare passo tutti insieme con “nuove idee chiare e coraggiose che permettano all’Italia di ripartire rimuovendo gli ostacoli strutturali che l’hanno frenata negli ultimi anni”. Giuseppe Conte interviene al Consiglio confederale nazionale della Uil, che oggi ha ufficialmente eletto Pierpaolo Bombardieri nuovo segretario generale, e chiede di “ridefinire insieme un modello di sviluppo che si è rivelato foriero di diseguaglianze territoriali e di genere che rischiano di essere amplificate a seguito del Covid”. Il presidente del Consiglio, che al termine dell’assemblea si è intrattenuto per oltre mezz’ora con i leader di Cgil, Cisl e Uil, ricorda che “l’Italia ha vissuto fino ad oggi un ventennio perduto. Lo dimostra – spiega – la stagnazione della produttività, l’ampliamento dei divari nord-sud, l’ascensore sociale ormai bloccato, la crescita degli investimenti pubblici e dei redditi che è rimasta al palo. E’ per questo che stiamo invertendo questa linea di tendenza”, aggiunge esortando a “non perdere la fiducia” perché “l’Italia ha grandi energie, ha un potenziale enorme da liberare per ricostruire il futuro. Il governo è pronto a raccogliere questa sfida, mettendo in campo una strategia di breve, medio e lungo periodo”. Un passaggio fondamentale di questa azione, sottolinea, sarà il dl semplificazioni che sarà approvato la prossima settimana. “Introdurremo misure volte a dare nuovo impulso agli investimenti senza far venir meno i controlli più rigorosi e più efficaci per assicurare il contrasto alle infiltrazioni mafiose, vogliamo rafforzare i presidi di legalità ma dobbiamo anche essere coraggiosi: non possiamo pensare che per la preoccupazione di episodi e sacche di illegalità, questo Paese non debba più correre”. A questo punto – rileva – “non è ammissibile esitare. Questo è il momento del coraggio, dobbiamo osare per restituire fiducia a tutti, ai cittadini e all’economia”. Conte propone una revisione “del meccanismo della Cig e della Cigs in termini anche di maggiore efficacia ed efficienza”, e annuncia che la prossima settimana a Palazzo Chigi riprenderà il tavolo per una riforma fiscale “che manca da 50 anni”. Servirà del tempo, ammette, perché “una riforma organica non si fa in pochi giorni, in una riunione, ma bisogna farla bene perché il Paese ne ha bisogno”. Semplificazione, contrasto all’evasione, pagamenti digitali sono alcuni dei pilastri allo studio, sottolinea. Il premier difende poi l’operato del suo esecutivo e replica al “chiacchiericcio quotidiano, che affiora anche sulle pagine dei giornali”. “Ci hanno definito come un governo attendista, incapace di prendere decisioni risolute: la realtà dice il contrario. Questo governo ha assunto decisioni mai prese nella storia repubblicana. Si è assunto la responsabilità anche di apparire a tratti e di essere descritto ingiustamente come illiberale. Fa ridere – chiosa – che sia definito in questi termini: abbiamo assunto decisioni ferme e risolute e siamo pronti a prenderle nell’interesse del Paese anche nel futuro”.
Il centrodestra in piazza contro il governo Conte. C’è chi chiede elezioni e c’è chi invoca Berlusconi senatore a vita. Apparentemente uniti, ma divisi nella sostanza
In un’altra zona di Roma, in piazza del Popolo, un centrodestra apparentemente unito si mobilita contro il governo Conte. Una piazza del Popolo, anche memore delle polemiche del 2 giugno, contingentata e rispettosa delle disposizioni per il contenimento del Covid. Poco più di 4 mila sedie posizionate dinanzi a un palco privo di simboli e vessilli politici, e dalle immagini televisive si evince che molte sedie sono vuote. Palco sul quale si sono alternati i tre leader della coalizione: il forzista Antonio Tajani, la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni e il segretario della Lega Matteo Salvini. Ed è proprio quest’ultimo che nel suo intervento ha voluto interpretare il senso della mattinata. “La libertà è alla base di questa piazza e della nostra proposta di futuro. Dall’altra parte c’è il flop totale della burocrazia e dello statalismo”. Sul palco irrompe anche il dibattito sulla posizione di Silvio Berlusconi nei confronti dell’attuale esecutivo. “Mi fido totalmente di Berlusconi”, ha affermato il leader leghista che ha voluto rimarcare la vicinanza della coalizione agli Stati Uniti. Frecciate poi sono state rivolte alla ministra Azzolina: “L’Italia manca di un ministro della scuola e la signora Azzolina non può essere un ministro per le nostre famiglie. Una persona che pensa di dividere con plexiglass bambini di 6 anni non è un ministro adatto”. Ma questa del plexiglas è solo una battuta che ripete una fake news. Nelle linee guida per la ripresa dell’anno scolastico non è neppure nominato il divisorio in plexiglas. La ministra Azzolina ha molte colpe, ma questa del plexiglas è davvero una bufala. Giorgia Meloni ha puntato l’indice contro il governo: “Hanno fatto di tutto per evitarci questa manifestazione. Ma il rischio di contagio quando Conte fa le sue passerelle non c’è, se si manifesta contro il governo sì”. La leader di Fdi si dice certa che “vinceremo le elezioni regionali” ma osserva che “non ci basta, se questi signori rimarranno incollati alle poltrone incuranti di quello che le persone vogliono, scenderemo a ottobre con 2 milioni di persone e non con una piazza contingentata. Liberemo il Paese dalla zavorra di questi incapaci perché noi siamo l’Italia”. Insomma, una raffica di battute retoriche che nascondono il vuoto pneumatico di proposte su come si esce dalla crisi devastante. Dal palco anche Antonio Tajani esprime malcontento sulla gestione della scuola: “Un disastro il governo della scuola italiana da parte della ministra Azzolina. Volevano cancellare le scuole private, ma noi siamo riusciti a difendere la libertà di istruzione”. “Questa piazza – ha affermato il vice presidente di Forza Italia incontrando i giornalisti- rappresenta la maggioranza degli italiani. Dietro a queste persone ci sono milioni di italiani che vogliono cambiare, che vogliono vedere risolti i loro problemi” auspicando di “dare al Paese un governo con un presidente del Consiglio eletto dal popolo”.
- Pd. Le dimissioni di Zingaretti, la fase di stallo, la palude delle correnti e la provocazione delle Sardine - 6 Marzo 2021
- Ballottaggi. Domenica e lunedì al voto gli elettori di 54 comuni. In Sicilia sarà il primo turno in 61 comuni. A Reggio Calabria è la prima volta. A Bolzano due candidati di lingua italiana. A Matera un leghista contro un pentastellato - 3 Ottobre 2020
- Sicurezza, il nuovo decreto lunedì in Cdm. Ma si discute anche di Nadef e stato d’emergenza al 31 gennaio 2021. La guerra nel M5S. Intanto Salvini raduna i suoi a Catania - 2 Ottobre 2020