La giornata politica. Terremoto nel M5S. Di Battista va in tv e sfida Conte. Beppe Grillo lo gela: “hai il senso del tempo come nel Giorno della marmotta”

La giornata politica. Terremoto nel M5S. Di Battista va in tv e sfida Conte. Beppe Grillo lo gela: “hai il senso del tempo come nel Giorno della marmotta”

Uno scontro così dentro M5s non si era mai visto, non in pubblico. E i protagonisti sono due big, anzi il fondatore stesso del Movimento Beppe Grillo e Alessandro Di Battista. Tutto nasce dalla trasmissione ‘1/2 ora in più’ di Lucia Annunziata, dove Di Battista torna a parlare di politica dopo un lungo periodo di silenzio o quasi. L’ex parlamentare, punto di riferimento dell’area più movimentista dei 5 stelle, manda formalmente dei segnali rassicuranti a Giuseppe Conte ma poi lancia l’idea di un congresso M5s che difficilmente avrebbe l’effetto di stabilizzare il governo. E “l’elevato”, Grillo, reagisce con uno sprezzante tweet in cui, senza mai nominarlo, sbeffeggia Di Battista.

L’ex parlamentare, in tv, assicura: “Ho fiducia nel presidente del Consiglio, non deve temere picconature da parte mia. In questo momento il governo va sostenuto e il modo migliore è fare in modo che il Movimento 5 Stelle si rafforzi”. Da settimane, infatti, nei retroscena politici si racconta del malessere verso il governo dell’ala movimentista dei 5 stelle. Peccato che per “rafforzare M5S” Di Battista lanci una proposta che di fatto aumenterebbe le fibrillazioni nel Movimento e, dunque, anche nella maggioranza. “Chiedo formalmente il prima possibile un congresso del Movimento 5 stelle in cui tutte le anime del Movimento possano dire la loro per costruire un’agenda politica. Così vedremo chi vince”. Un’idea corredata da una vera e propria sfida a Conte, per il quale più d’uno comincia a prevedere un futuro da leader M5s: “Se il presidente del Consiglio Conte vuole fare il leader del Movimento 5 Stelle può aderire al movimento e a un prossimo congresso presentarsi”.

Parole che fanno arrabbiare Grillo, pure da tempo assai distante dalle vicende del Movimento. Il “fondatore” non usa tante parole, sceglie twitter per dire la sua, ed è un giudizio tagliente che associa Di Battista addirittura ai “terrapiattisti”. Dice Grillo: “Dopo i terrapiattisti e i gilet arancioni di Pappalardo, pensavo di aver visto tutto… Ma ecco l’assemblea costituente delle anime del Movimento. Ci sono persone che hanno il senso del tempo come nel film Il giorno della marmotta”. Di Battista legge il tweet e prova a rimanere calmo: “Evidentemente siamo in dissenso”, confida. Poi – pur non direttamente – chiede spiegazioni: “Oggi pomeriggio sono tornato in TV. Ho fatto proposte e preso posizioni chiare. Si può legittimamente non essere d’accordo. Lo si dica chiaramente spiegando il perché”, scrive su Instagram postando una foto con la famiglia. Intanto le ‘anime’ del Movimento intasano le chat. Le pasionarie Barbara Lezzi e Giulia Grillo si schierano con Di Battista. “Beppe is back”, cinguetta sibillino Sergio Battelli, raccogliendo il parere di chi – nell’ala governista – non vuole che “battaglie personali” possano compromettere il percorso del Movimento. Dai vertici pentastellati non trapela nulla di ufficiale. Lo strappo, viene spiegato, era abbondantemente previsto. La parola d’ordine, ai piani alti, è ridimensionare, sopire le polveri. In attesa della prossima scintilla.

Un vero e proprio terremoto, dunque, che lascia prefigurare come possibile una scissione con il ritorno di Grillo come leader politico. Un ritorno allo ‘status quo’ in sintonia con l’erede del cofondatore, Davide Casaleggio, che solo pochi giorni fa ha “bocciato” le ipotesi che circolano nel Movimento circa una possibile deroga al tetto dei due mandati, pensato per la ricandidatura delle sindache di Roma e Torino ma che aprirebbe una finestra anche ai rappresentanti nel governo. A partire da Luigi Di Maio, che proprio in queste ore confida di aver “lavorato in perfetta sinergia” con il ministro e capo delegazione dem nel governo Dario Franceschini. L’intreccio di posizioni allo stato è dunque la fotografia del caos. Se Di Battista è osteggiato dai parlamentari eletti per la prima volta in questa legislatura e che cercano visibilità nel Movimento e che vedono come fumo negli occhi, come Grillo, una crisi di governo , neppure Casaleggio sembra avere maggior successo tra i cosiddetti “peones”.  Per Di Battista già arrivano i primi attestati di vicinanza: le ex ministre Barbara Lezzi e Giulia Grillo, appoggiano la proposta di una fase costituente del Movimento. Per il governo, invece, un’eventuale passaggio del frontman pentastellato alla guida del M5S sarebbe il segnale del game-over. Matteo Renzi lo ha già detto: “pensare che io mi fidanzi in casa con Di Battista, anche no grazie”. E pure il dem Andrea Orlando profetizza: “Se ho capito bene Di Battista ha detto a Conte di stare sereno”.

Conte fa finta di nulla e prosegue con gli Stati Generali alla sua seconda giornata prevista per lunedì 15 giugno. Incontrerà con Gualtieri e gli altri ministri i rappresentanti delle istituzioni e delle organizzazioni sindacali in occasione di “Progettiamo il Rilancio”. Di seguito gli interventi in programma: Ore 09.00 Indirizzo di apertura del Presidente del Consiglio Ore 09.10 Vittorio Colao, Presidente del Comitato di esperti in materia economica e sociale Ore 10.00 CGIL – Confederazione Generale Italiana del Lavoro CISL – Confederazione Italiana Sindacati Lavoratori UIL – Unione Italiana del Lavoro Ore 14.00 Indirizzo di apertura del Presidente del Consiglio Ore 14.10 UGL – Unione Generale del Lavoro USB – Unione Sindacale di Base CUB – Confederazione Unitaria di Base CISAL – Confederazione Italiana Sindacati Autonomi Lavoratori CONFSAL – Confederazione Generale Sindacati Autonomi dei Lavoratori COBAS – Confederazione dei Comitati di Base UNICOBAS – Confederazione Intercategoriale di base CIDA Dirigenti delle alte professionalità – Federmanager CSE – Confederazione Indipendente Sindacati Europei FNSI – Federazione Nazionale Stampa Italiana Ore 18.00 Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ANCI – Associazione Nazionale Comuni Italiani UPI – Unione delle Province d’Itali

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