Coronavirus. 2 giugno. 233.515 casi, 33.530 decessi, 160.092 guariti, 408 in rianimazione. Partita la App Immuni, almeno 100mila download. E dal 3 giugno ci si sposta liberamente tra regioni

Coronavirus. 2 giugno. 233.515 casi, 33.530 decessi, 160.092 guariti, 408 in rianimazione. Partita la App Immuni, almeno 100mila download. E dal 3 giugno ci si sposta liberamente tra regioni

Aumento rispetto a ieri del numero di nuovi casi di positivi al Covid-19, 318 nelle ultime 24 ore, che portano il totale delle persone che hanno contratto il virus a 233.515. Di questi 187 sono in Lombardia mentre ci sono sette regioni e Trento e Bolzano che contano zero contagi. Il numero totale di attualmente positivi è di 39.893, con una decrescita di 1.474 assistiti rispetto a ieri. Questi i dati più importanti che emergono dal consueto bollettino della Protezione civile sulla diffusione del Covid-19. Tra gli attualmente positivi, 408 sono in cura presso le terapie intensive, con una decrescita di 16 pazienti rispetto a ieri. Un totale di 5.916 persone sono ricoverate con sintomi, con un decremento di 183 pazienti rispetto a ieri, mentre 33.569 persone, pari all’84 per cento degli attualmente positivi, sono in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi. Rispetto a ieri i deceduti sono 55 e portano il totale a 33.530. Il numero complessivo dei dimessi e guariti sale invece a 160.092, con un incremento di 1.737 persone rispetto a ieri. Quella con il virus è “una battaglia che noi vinceremo, ne sono sicuro” dice il direttore sanitario dello Spallanzani Francesco Vaia a SkyTg24, a pochi minuti dalla visita del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che, in occasione del 2 giugno, partecipa, nel cortile dell’Istituto, al concerto del tenore internazionale Francesco Grollo per ricordare le vittime della pandemia e per rendere omaggio agli operatori sanitari impegnati nell’emergenza sanitaria per il Covid-19. Proprio nel giorno della Festa della Repubblica, Vaia ricorda che “abbiamo ottenuto tanti successi” e rivendica “l’orgoglio dello Spallanzani, l’orgoglio di Roma e l’orgoglio di una grande nazione come l’Italia che ha saputo resistere alla pandemia”. “Come dicono il papa e il presidente Mattarella, insieme ce la faremo”, conclude Vaia.

La situazione nel mondo: 6.258.474 i casi, e l’Europa resta il continente più colpito. 375.070 i decessi, di cui 179.051 in Europa e  105.160 negli Usa

La pandemia di coronavirus ha provocato oltre 375mila morti nel mondo, per tre quarti in Europa e negli Stati Uniti. Lo riferisce l’Afp nel suo ultimo bilancio diffuso stamane. In particolare i decessi sono 375.070, di cui 179.051 in Europa e 105.160 negli Stati Uniti. Il secondo paese per numero di decessi si conferma il Regno Unito (39.045), seguito da Italia (33.530), Brasile (29.937) e Francia (28.833). Il numero complessivo di contagi registrati è 6.258.474, 2.167.233 in Europa, ancora il continente più colpito. Il conto ufficiale del governo britannico sulle vittime da coronavirus continua a crescere. Secondo l’aggiornamento fornito oggi, nelle ultime 24 ore sono morte altre 324 persone che portano il totale ufficiale a 39.369 mentre altre 1.653 persone sono risultate positive al covid per un totale complessivo di 277.985 contagiati. In Svezia sono stati registrati 775 nuovi casi di Coronavirus, segnando l’aumento maggiore da fine aprile e un incremento rispetto ai dati di venerdì scorso (749). Dall’inizio dell’epidemia di Covid-19 sono risultati positivi in 38.589 mentre i morti sono stati 4.468, compresi i 65 riscontrati nelle ultime 24 ore. Continua ad aumentare il numero dei tamponi eseguiti, la scorsa settimana oltre 36 mila, ma ben al di sotto dei 100 mila promessi dalle autorità. Il caso della Svezia è particolare perché, diversamente dalla maggior parte degli altri Paesi europei, ha scelto di non attuare un rigido regime di chiusure ma di puntare su distanziamento sociale e senso di responsabilità dei cittadini. Sono oltre 5mila i decessi legati alla pandemia di Covid-19 registrati in Russia dall’inizio dell’emergenza sanitaria. Lo hanno riferito le autorità sanitarie locali, secondo le quali nelle ultime 24 ore si contano altre 182 vittime, per un totale di 5.037 decessi. Sono invece 8.863 i nuovi contagi rispetto a ieri. La Russia con 423.741 casi è il terzo Paese al mondo per numero di positivi al Covid-19 dopo Stati Uniti e Brasile.

L’app Immuni ha superato i 100mila download in meno di 24 ore dalla sua pubblicazione nei negozi di Google e Apple

L’applicazione volontaria e anonima voluta dal governo italiano, che notifica ai cittadini l’esposizione al coronavirus, ha registrato tra i 100mila e i 500mila download sul Play Store, il negozio di applicazioni per dispositivi Android. Apple non rende noto il numero dei download, ma Immuni risulta al primo posto della classifica delle top app gratuite. Molti italiani hanno quindi deciso di scaricare la app, nonostante il fatto che al momento non sia funzionante. Immuni sarà infatti testata solo a partire dall’8 giugno e solo in 4 regioni italiane – Abruzzo, Liguria, Marche e Puglia – prima di essere resa operativa su scala nazionale. Il volume dei download è peraltro uno dei fattori che determineranno l’efficacia dell’applicazione: maggiore è il numero, maggiore è la fetta di popolazione monitorata. Secondo fonti sanitarie pugliesi, almeno il 10% della popolazione dovrà scaricare l’app per poter avere dei risultati. Sebbene Immuni non sia ancora operativa, sono molti gli italiani che hanno già lasciato un primo feedback. Le recensioni sono più di 2mila sul negozio di applicazioni di Apple, e superano le 3.500 su quello per dispositivi Android. I pareri ovviamente non entrano nel merito del funzionamento della app, ma spaziano da chi ha avuto qualche difficoltà nell’istallazione a chi ne apprezza l’interfaccia e a chi, infine, sostiene Immuni come strumento per combattere il Covid-19 ed esorta gli altri utenti a scaricarla.

Il 3 giugno gli italiani potranno spostarsi liberamente nel territorio nazionale senza limitazioni regionali

“Ordinatamente e in sicurezza”, come ha auspicato oggi da Codogno il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, dal 3 giugno gli italiani potranno iniziare a spostarsi liberamente all’interno del territorio nazionale, senza limitazioni di tipo regionale come è stato finora: è l’ultimo passo verso la riacquisizione della piena libertà di movimento, anche se rimarranno valide tutte le misure relative ai divieti di assembramento, la distanza interpersonale di almeno un metro e l’obbligo di indossare la mascherina nei luoghi pubblici al chiuso e, in alcune regioni, anche all’aperto. Rimane anche l’obbligo di isolamento sociale per chi è in quarantena e per chi ha febbre oltre i 37,5 gradi. Questa volta non ci sarà bisogno di alcun nuovo dpcm, il decreto della Presidenza del consiglio che è stato lo strumento legislativo usato nei mesi scorsi per legiferare nell’emergenza: lo sblocco degli spostamenti interregionali al 3 giugno era già previsto nel decreto dello scorso 18 maggio, quello che aveva eliminato l’autocertificazione per gli spostamenti all’interno della propria regione. Si potrà viaggiare, ci si potrà spostare nelle seconde case al mare o in montagna, di conseguenza riprenderanno anche i trasporti a lunga percorrenza, e verranno intensificate le misure di controllo sanitario all’interno di stazioni e aeroporti, con la misurazione della temperatura in entrata e in uscita.

 

Share