Mostra Cinema Venezia. Gaga e Cooper in A Star is Born, premio a Murawski per The Other Side of the Wind e attese votazioni Venezia Classici

Mostra Cinema Venezia. Gaga e Cooper in A Star is Born, premio a Murawski per The Other Side of the Wind e attese votazioni Venezia Classici

La grande partenza della 75esima Mostra di Venezia continua in questi primi giorni senza arresto grazie al successo riscosso dalle pellicole presentate, a partire dal film su Stefano Cucchi, “Sulla mia pelle” diretto da Alessio Cremonini ed interpretato da Alessandro Borghi, per proseguire col debutto alla regia del quattro volte premio oscar Bradley Cooper in “A Star is Born”, fuori concorso, nel quale l’attore americano ha recitato anche il ruolo del musicista Jackson Maine che vive una storia d’amore con la cantante Ally, interpretata da Lady Gaga. La prima esperienza da attrice nel ruolo di protagonista per la star dalle origini italiane e un ritorno in Italia eccezionale accompagnato da un red carpet calorosissimo. Le colonne sonore del film sono state tutte curate, scritte e cantate da Cooper e Gaga in collaborazione su alcuni brani con altri artisti come Lukas Nelson, Jason Isbell e Mark Ronson. Nel cast del film, ad ottobre nei cinema, anche Andrew Dice Clay, assieme a Dave Chappelle e Sam Elliott.

Biennale e Campari premiano il talento: va a Murawski il Campari Passion for Film della 75 per “The Other Side of the Wind” di Welles

“La prima edizione del Premio Campari Passion for Film – ha esordito il direttore Alberto Barbera nell’annunciare il vincitore del premio dedicato – che si propone di valorizzare il contributo offerto dai collaboratori più stretti del regista al compimento del progetto artistico rappresentato da ciascun film, non poteva che andare a Bob Murawski”. È stato consegnato proprio al montatore statunitense, infatti, il Premio Campari Passion for Film della 75.Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, annunciato dalla Biennale e da Campari, per il nuovo lavoro presentato fuori concorso in prima mondiale, dedicato alla ricostruzione del capolavoro “The Other Side of the Wind” di Orson Welles. Il Premio, come dichiarato anche da Lorenzo Sironi, Senior Marketing Director Gruppo Campari Italia, “è volto a sostenere e valorizzare tutti coloro che, con grande maestria artistica e tecnica, contribuiscono ogni giorno a rendere eccellente l’arte cinematografica, attribuendo così grande importanza a ogni singola fase creativa che porta alla realizzazione di un film”.

“La capacità di sviluppare un rapporto creativo con alcuni registi, che nasce già al momento delle riprese, come nel caso di Sam Raimi – prosegue Alberto Barbera – la passione per il cinema di genere, che lo ha spinto a divenire il cofondatore di una società di restauro e distribuzione di cult movie, soprattutto horror; un metodo di lavoro che lo mette in condizione di venire a capo, con successo, di centinaia d’ore di girato, come nel caso di The Hurt Locker di Kathryn Bigelow, che gli è valso il premio Oscar. Infine, l’incredibile lavoro sull’enorme quantità di pellicola in 35, 16 e 8mm, dalla quale è scaturita la magistrale ricostruzione del film incompiuto di Orson Welles, The Other Side of the Wind – sono la conferma del talento straordinario di Murawski, montatore geniale che ha fatto del proprio mestiere la manifestazione di un talento creativo autentico e originale”, tra le motivazioni dell’assegnazione del Premio.

Bob Murawski, infatti, è conosciuto e ricordato spesso per la sua lunga collaborazione lavorativa con il regista Raimi nell’Armata delle tenebre, The Gift, Spider-man 1, 2 e 3, Drag Me to Hell e il Grande Potente Oz.

Per la sezione Venezia Classici, dedicata al restauro dei migliori film classici, a capo della Giuria, composta da 26 studenti dei corsi di cinema delle università italiane, dei DAMS e della veneziana Ca’ Foscari, vi è Salvatore Mereu. Sono chiamati a votare tra i diversi capolavori restaurati: “La strada della vergogna” (1956, Segnalazione della Giuria alla Mostra di Venezia) di Kenji Mizoguchi, “A qualcuno piace caldo” (1959) di Billy Wilder, “Il posto” (1961) di Ermanno Olmi, “L’anno scorso a Marienbad” (1961, Leone d’oro alla Mostra di Venezia) di Alain Resnais,“La volpe folle” (1962) di Tomu Uchida, “Desideri nel sole”(1962) di Jacques Rozier, “The Brick and the Mirror” (1964) di Ebrahim Golestan, “Il portiere di notte” (1974) di Liliana Cavani, “L’ascesa” (1976) di Larisa Shepitko, “Il luogo senza limiti” (1977) di Arturo Ripstein e “La notte di San Lorenzo” (1982) di Paolo e Vittorio Taviani.

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