
Il Tribunale di Milano ha condannato a un anno e ad una multa Roberto Maroni, ex governatore della Lombardia ed ex ministro dell’Interno, tra gli imputati per la vicenda con al centro presunte pressioni indebite per far ottenere un viaggio a Tokyo e un contratto di lavoro a due sue ex collaboratrici ai tempi del suo incarico al Viminale per l’Expo di Milano. Maroni è stato condannato per un solo capo di imputazione, per la turbata libertà nel procedimento di scelta del contraente in quanto, secondo l’accusa, avrebbe esercitato ‘pressioni’ per far ottenere un contratto di collaborazione con Eupolis, ente di ricerca della Regione, a Mara Carluccio. Maroni è stato invece assolto perché il fatto non sussiste dall’accusa di induzione indebita per le presunte pressioni per far ottenere un viaggio a Tokyo a Maria Grazia Paturzo.
I giudici della quarta sezione penale di Milano hanno riconosciuto l’ex governatore colpevole di uno dei due reati che gli venivano contestati, la turbata libertà del contraente per l’affidamento di un incarico in Expo alla ex collaboratrice Mara Carluccio.
Maroni è stato invece assolto “perché il fatto non sussiste” dall’accusa di induzione indebita per le presunte pressioni esercitate dal governatore lombardo per far partecipare, nel giugno del 2014, a un viaggio promozionale a Tokyo un’altra sua collaboratrice, Maria Grazia Paturzo, alla quale era legato da una “relazione affettiva”. Viaggio che poi venne cancellato perché Maroni preferì andare a Berna. Condannato a 1 anno di reclusione e 450 euro di multa anche l’ex capo della segreteria politica di Maroni, Giacomo Ciriello, per il lavoro ottenuto dall’altra ex collaboratrice di Maroni, Mara Carluccio, presso la società Eupolis, controllata dalla Regione Lombardia, ma è stato assolto per il viaggio a Tokyo. Condannato a 10 mesi e 20 giorni, invece, Andrea Gibelli, ex capo della segreteria del Pirellone.Mara Carluccio, alla quale sono state riconosciute le attenuanti generiche, è stata invece condannata a 6 mesi e 200 euro di multa.
Assieme alla condanna a un anno di carcere più 450 euro di multa, a Roberto Maroni è stata inflitta l’interdizione dai pubblici uffici per la durata della pena. Una sanzione che comunque diventerebbe esecutiva solo se la pena dovesse diventare definitiva. Stessa interdizione anche per Giacomo Ciriello e Andrea Gibelli. Per tutti è stata disposta la sospensione della pena. Il collegio presieduto dal giudice Maria Teresa Guadagnino, infine, ha disposto la trasmissione degli atti relativi alla testimonianze della Parurzo, della portavoce di Maroni, Isabella Votino e del direttore generale di Eupolis Alberto Brugnoli e dell’avvocato Sabrina Rossella alla Procura per valutare eventuali profilo di falsa testimonianza. Le motivazioni sono attese tra 90 giorni.
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