
Il 27 gennaio 1945 veniva liberato il campo di sterminio di Auschwitz. Ogni anno il ricordo di quegli eventi si celebra con mostre, incontri, proiezioni e dibattiti. Quest’anno ricorrono 80 anni dalla promulgazione nel 1938 delle leggi razziali, e si celebra anche il 70esimo compleanno della Costituzione, entrata in vigore il 1° gennaio 1948, dopo meno di tre anni dalla chiusura dei campi di concentramento. Una Costituzione che nei sui principi e nelle disposizioni raccoglie l’eredità della Resistenza e rappresenta la più alta risposta del Paese agli orrori del fascismo e il disegno condiviso di una società futura con le proprie radici nella difesa della pace e nel rispetto della dignità umana.
A Roma oltre 100 gli appuntamenti fino al 18 marzo
A Roma sono oltre 100 gli appuntamenti fino al 18 marzo per commemorare lo sterminio nei campi di concentramento nazisti con la seconda edizione di ‘memoria genera futuro’. Diversi gli eventi che parlano del 1938, dal ‘Processo’, che vede imputato Re Vittorio Emanuele III all’Auditorium Parco della Musica, in onda su Rai Storia il 27 gennaio, alla mostra ‘1938 La Storia’ della Fondazione museo della Shoah alla Casina dei Vallati, passando per ‘La notte scura’, mostra di George de Canino alla Casa della memoria, nella quale attraverso l’arte contemporanea si ricorda la propaganda fascista, fino al seminario su ‘Leggi razziali e sport’ alla Casa della memoria, alla proiezione del film ‘Concorrenza sleale’ alla biblioteca Elsa Morante. Diversi gli spettacoli teatrali, come ‘Ridere rende liberi’ al teatro di Villa Torlonia e ‘Tante facce nella memoria’ al teatro India, come tanti i concerti previsti. Si va dall’opera per bambini ‘Brundibar’ al teatro Nazionale e al Palladium al teatro musicale ‘Anna e Zef’ dell’Accademia di Santa Cecilia all’Auditorium Parco della Musica.
Grande presenza nel programma della seconda edizione di ‘memoria genera futuro’ del cinema, come ‘Il viaggio di Fanny’ alla Casa del cinema e il progetto ‘In memoriam’ curato da Mario Sesti alla Casa della memoria. Tra le conferenze ‘Gli ebrei di Libia a Roma’ all’Opificio della Fondazione Romaeuropa e alla Casa della memoria l’incontro ‘Giusti di ieri e Giusti di oggi’. Tra le molte iniziative dedicate ai giovani, il Municipio V organizza una passeggiata tra le pietre d’inciampo e al centro sociale anziani ‘Michele Testa’ il reading musicale ‘La storia della Shoah raccontata attraverso i ricordi dei nonni’. Inoltre, i ragazzi del progetto ‘Testimoni dei Testimoni’ si recheranno in 18 centri anziani per condividere il lavoro che stanno svolgendo in merito al tema della memoria. Tra le tante mostre al Mattatoio (Ex Macro Testaccio) l’esposizione di Mauro Maugliani ‘Étoiles filantes’ a cura dell’assessorato alla Cultura della Comunità ebraica di Roma, Ascer e Azienda speciale Palaexpo. Tra i tantissimi appuntamenti nelle biblioteche di Roma che propongono proiezioni cinematografiche, incontri e mostre, alla biblioteca Longhena letture a cura dei ragazzi delle scuole dal libro ‘Le valigie di Auschwitz’ e alla biblioteca Pier Paolo Pasolini l’incontro con la scrittrice Lia Tagliacozzo.
Le iniziative a Milano
A Milano a febbraio oltre 1400 giovani viaggeranno con i treni di Promemoria_Auschwitz, e quest’anno tra loro anche sessanta studentesse e studenti dell’Università di Milano Bicocca e dall’Università statale di Milano. Promemoria_Auschwitz è un progetto nazionale dell’associazione Deina, in Lombardia organizzato con ‘Il razzismo è una brutta storia’, e sostenuto dalle università, che hanno destinato fondi per offrire ai loro iscritti un’esperienza nella storia e nella memoria. Un percorso fatto di incontri preparatori, di un viaggio a Cracovia e agli ex lager di Auschwitz e Birkenau, e di attività dopo il ritorno, per affrontare il razzismo nella società di oggi con consapevolezza e spirito critico. I viaggi sono due, dall’1 al 7 e dal 9 al 15 febbraio, in treno. Le università di Milano, in partenza col secondo treno, si troveranno con studentesse e studenti delle scuole superiori provenienti da altre sette regioni: Trentino Alto Adige e Sud Tirolo, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Toscana, Sicilia, Sardegna, e Piemonte, regione da cui parte anche un gruppo dall’Università di Torino. A Cracovia, grazie all’affiancamento di guide specializzate, si visitano i luoghi fondamentali: l’ex ghetto ebraico, la Fabrika Emalia Oskara Schindlera, la fabbrica-museo dedicata alla vita di Oskar Schindler e all’occupazione nazista della città, e il quartiere ebraico di Kazimierz. Infine, un’intera giornata è dedicata alla visita degli ex lager di Auschwitz e Birkenau, dove hanno perso la vita oltre un milione di persone.
Tante iniziative anche a Torino
A Torino in vista del Giorno della memoria sono tante le iniziative promosse dal Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio regionale del Piemonte. Sabato 27 gennaio, alle 21 nel salone concerti del Conservatorio Giuseppe Verdi, concerto-spettacolo ‘La Musica dei Giusti’. Rappresentazione musicale e drammaturgia di dieci figure di Giusti fra le Nazioni: Perrone, Hosenfeld, Perlasca, i coniugi Petrauskas, Schindler, Angela, Bartali, Von Einem e Wallenberg. Le figure dei Giusti tra le Nazioni sono uomini e donne non ebrei che hanno contribuito a salvare vite di donne, bambini e uomini ebrei. In Israele, dal 1963, lo Yad Vashem esamina i documenti relativi a questi personaggi e li dichiara Giusti tra le Nazioni piantando un albero sulla collina dello Yad Vashem per ricordarli. Domenica 28 gennaio alle 11 alla Fondazione Merz concerto ‘Lo sterminio dimenticato – Matinée Musicale’. Verrà proposta l’esecuzione integrale del ‘Quatuor pour la fin du temps’ di Olivier Messiaen, la struggente composizione concepita dal musicista francese durante la permanenza nel campo di concentramento Stalag VIII-A di Görlitz, al confine sud-ovest della Polonia. Sarà un momento di grande emozione, considerato che ‘Il Quatuor pour la fin du Temps’ (o, in italiano, ‘Quartetto per la fine del Tempo’) è considerato uno dei più alti esempi di musica cameristica del ventesimo secolo, eseguita per la prima volta in prigionia nel campo di concentramento di Görlitz e, quindi, fortemente simbolica.
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