
Sembra apparentemente ricomporsi la frattura che rischiava di mandare al tappeto la sindaca Raggi sulle due questioni calde dell’emergenza idrica e soprattutto del patatrack di Atac, dopo le dimissioni del Dg Bruno Rota. Dopo la giornata convulsa di sabato, quando tutti i principali organi di stampa avevano descritto una situazione ai limiti nel Movimento, la domenica ha portato consiglio, ed in molti che erano dati in rotta di collisione con la sindaca e con Casaleggio e Grillo, sono rientrati nei ranghi. Sabato sera perentoria la Raggi era partita all’attacco, preannunciando una querela nei confronti dell’ex premier e segretario del Pd Matteo Renzi. Una chiamata alle armi contro il nemico numero uno del M5S. Ecco come aveva assestato il colpo la Raggi: “Le polemiche create dai giornali sono l’ultimo dei nostri interessi, ma se il segretario del Pd ci diffama è un’altra storia: Renzi sarà querelato e dovrà rendere conto delle sue parole. Adesso andremo avanti con Atac per garantire alla città un sistema di trasporti degno di una capitale europea. Sarà dura, ma ce la faremo. Stateci vicino”. Per poi scagliarsi, e questo confermerebbe la fronda, contro eventuali dissidenti, gli stessi che oggi in silenzio o attraverso delle puntuali note stampa hanno messo la marcia indietro.
In una frase la sindaca ammette, tra le righe, la possibilità che nel suo Movimento ci siano dei dissidenti
Ecco le parole della Raggi: “Stiamo tutti lavorando per questa città, dal sindaco fino al consigliere municipale. A tutti i componenti della mia squadra di consiglieri e di giunta dico infatti di non distrarsi dal lavoro alimentando sterili polemiche. Chi preferisce polemizzare si mette da solo fuori dalla squadra. Come sempre andremo avanti…”. Più chiaro di così si muore ed è il riconoscimento lampante di una piccola o grande fronda, che a volte si palesa ed altre no, che agita il Movimento. Poi nella prima mattinata di domenica, la Raggi ha di nuovo preso il pc ed è stata ancora più precisa su Atac dettando in sostanza la linea: “La situazione in cui si trova Atac era ed è grave, ma non ci siamo fatti spaventare dalle difficoltà e siamo andati avanti. Abbiamo selezionato e portato a Roma qualche mese fa Bruno Rota, un grande manager che si era occupato con successo dell’Atm a Milano. Rota oggi ha dichiarato: ‘Sono andato via perchè pagavo un prezzo personale troppo alto, avevo dei rischi anche personali. Sono incensurato, voglio restare tale’. Roma, e in particolare Atac, sono una sfida difficile da affrontare per chiunque. Capiamo le sue motivazioni in quanto manager, il MoVimento 5 Stelle invece ha il mandato dei cittadini e non può fermarsi dinanzi alle difficoltà, per quanto enormi siano. Non facciamo calcoli personali, dobbiamo agire per il bene della collettività ed è quello che faremo. Andremo avanti con tutti gli strumenti a disposizione per fare di Atac un’azienda che funziona”.
Mazzillo (assessore al Bilancio): “Condivido pienamente linee strategiche ed operative della sindaca Raggi”
C’è poi da registrare la nota dell’assessore al Bilancio Mazzillo, che era stato dato per certo tra i dissidenti e che oggi puntualizza il suo sostegno alla sindaca: “Intervengo in merito ad alcune ricostruzioni di stampa. In primis, sia chiaro che condivido pienamente le linee strategiche e operative della sindaca Virginia Raggi nella conduzione della macchina amministrativa. Queste linee sono tracciate nero su bianco nel programma elettorale del M5S per il rilancio di Roma. È mio obbligo destare l’attenzione di tutti ad un rispetto rigoroso dei conti. Chi parla di visioni discordanti non ha chiaro il percorso lineare a cui deve attenersi il titolare delle politiche di bilancio. Mie considerazioni di carattere economico e finanziario sui conti di Roma Capitale e sulle sue partecipate sono state interpretate in maniera evidentemente distorta”.
Stefàno (M5S): “Ho già presentato querele. Chi ci accusa vada a denunciare…”
Parla anche Stefàno, presidente della Commissione Mobilità del Campidoglio e finito nel gorgo delle polemiche, chiamato in causa dall’ex Dg di Atac Rota: “La trasparenza è uno dei valori a cui tengo di più. Non nascondo che in questi giorni mi sono sentito profondamente ferito per tutto ciò che è stato detto. Alle pesanti illazioni ho già risposto per le vie legali presentando una querela. Ora vorrei fosse fatta ancor più chiarezza. Questo è il messaggio che ho inviato all’ex dg di Atac Bruno Rota. Lo voglio pubblicare qui su Facebook perché non ho nulla da nascondere. Nessuno scheletro nell’armadio. E non credo ci sia molto da aggiungere, valutate voi. Certo è che non si tratta assolutamente di una raccomandazione o di una richiesta per favorire qualcuno. Vorrebbero farci sembrare uguali ai partiti, noi facciamo tutto in trasparenza: chi ci accusa vada a denunciare invece di perdersi in chiacchiere sui giornali”.
De Biase (Pd): “Raggi potrà zittire la sua maggioranza, ma non può zittire le opposizioni”
Restano comunque sulle barricate nel Pd, ed anche in questa caldissima ultima domenica di luglio, sono partite le sventagliate contro sindaca e M5S, tra queste quella della capogruppo in Campidoglio Michela De Biase: “Le dichiarazioni al ‘Sole 24 ore’ dell’assessore Mazzillo su quanto sta accadendo in Atac e le ripercussioni che possono avere sulla città sono particolarmente gravi. Raggi potrà zittire la sua maggioranza, terrorizzata dall’eventualità di doversi dimettere, ma non può zittire di certo le opposizioni. Già domani in conferenza dei presidenti dei gruppi capitolini chiederò l’immediata calendarizzazione di una seduta straordinaria su Atac per la giornata di martedì 1 agosto. Troppe e poco chiare le manovre e le ingerenze che la maggioranza M5S avrebbe esercitato sull’azienda capitolina di trasporto pubblico. Si chiarisca al più presto sulle vicende emerse, sul caos in cui è stata gettata l’ATAC e sulle ombre che agiterebbero in queste ore la compagine grillina. Il sindaco Raggi e la sua giunta sono chiamati a rispondere. Un dovere e un adempimento istituzionale da compiere non su FB o sul blog grillino ma in quella che è e rimane l’istituzione principale di rappresentanza della città e dei cittadini romani, l’Assemblea Capitolina”.
Ed infine Stefano Pedica, che non ha peli sulla lingua: “Raggi come Trump, chi critica o esprime dubbi è fuori. Dopo l’addio di Rota all’Atac, sarà la volta dell’assessore al Bilancio? Con la giunta Raggi gli incarichi in Campidoglio sono diventati mordi e fuggi. Di questo passo – sottolinea Pedica – resteranno solo Raggi e Grillo a cantarsela e suonarsela da soli. Anche i romani di questa musica non ne possono più”.
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