
“Il piano industriale di Cariparma delinea un progetto incentrato sulla soddisfazione del cliente, con saldo attivo, in controtendenza con gli orientamenti del sistema, e che prevede 625 milioni d’investimenti in innovazione, tecnologia e semplificazione dei processi, insieme a oltre a 600 nuove assunzioni, a fronte di un esodo volontario col fondo di circa 300 lavoratori”. Ad affermarlo è il segretario generale della Fisac Cgil, Agostino Megale.
“È un fatto importante e positivo che si privilegino elementi di trasformazione attivi contro la mera ricerca dei risparmi di costo e che una parte di questi investimenti vada verso la valorizzazione delle risorse umane e l’assunzione di Giovani, a maggior ragione in un contesto di settore difficile. Una scelta che dovrebbe rappresentare
un esempio per il mondo delle banche”, prosegue il dirigente sindacale.
Nel corso dell’incontro tra sindacati e vertici di Cariparma, osserva Megale, “è emersa la volontà di sviluppare nel Gruppo punti di eccellenza, anche grazie alla solidità internazionale e patrimoniale di Credit Agricole. Tra i tanti, certamente è interessante e condivisibile il progetto di superamento del gap di genere con l’utilizzo di strumenti utili a favorire le pari opportunità nel lavoro e nelle carriere”, conclude.
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