
Il presidente della Conferenza delle Regioni, Sergio Chiamparino ha annunciato che il governo Renzi ha deciso tagli per due miliardi al fondo sanitario nazionale del 2015. La notizia è stata data dalla Funzione pubblica Cgil con una nota firmata da Cecilia Taranto, segretaria nazionale e da Massimo Cozza, segreteria nazionale Fp Cgil Medici, i quali parlano di “una sciagura per la sanità pubblica, un atto di irresponsabilità del Governo Renzi e di debolezza delle Regioni”. “Basti pensare – prosegue la nota – al caos dei pronto soccorso, al taglio dei posti letto negli ospedali senza che siano state create alternative sul territorio, al blocco del turn over per medici e infermieri e alla piaga del precariato”. “Questi ennesimi tagli annullano nei fatti un aumento necessario del fondo, già concordato nel Patto per la Salute, e sembrano non tener conto della grave situazione del servizio pubblico e dei costi sanitari fisiologicamente crescenti per le evoluzioni della medicina e dell’andamento demografico. Ai 31 miliardi di tagli dei Governi Berlusconi e Monti se ne aggiungono altri 2 con il Governo Renzi. Altro che cambiare verso – affermano i due dirigenti sindacali – eppure in tanti, e non solo il sindacato – dalla Corte dei Conti al Parlamento passando per il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin e le Regioni, almeno fino ad oggi avevano sostenuto che gli ulteriori risparmi, conseguenza di una necessaria spending review virtuosa in sanità, si sarebbero dovuti reinvestire nella qualità della cura ai cittadini, a partire dai servizi territoriali e dalla riqualificazione della rete ospedaliera. Si continua invece l’opera di impoverimento del servizio sanitario pubblico a vantaggio della sanità privata per chi può permettersela. Per gli altri cittadini sempre meno cure”.
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