
Tornano a risuonare le folli farneticazioni dei terroristi dell’Isis. Nella giornata di lunedì ancora minacce dal Portavoce dei tagliagole del Califfato, Abu Muhammad al Adnani: “Presto questa campagna crociata sarà sconfitta e dopo, se Dio vuole, ci incontreremo a Gerusalemme, poi l’appuntamento è a Roma. Ma prima gli eserciti della croce saranno sconfitti a Dabiq”, in Siria. Poi l’appello ai cosiddetti ‘cani sciolti’, terroristi ‘in sonno’, che potrebbero entrare in azione in qualsiasi momento ed in ogni parte del vecchio continente: “Colpite i crociati nel loro territorio e ovunque si trovino”: è il nuovo appello ai jihadisti dell’Isis in Europa che arriva in un nuovo messaggio del portavoce dello Stato islamico, Abu Muhammad al Adnani. Ma se Adnani cerca di spostare il fronte dei combattimenti nel vecchio continente, sul terreno di guerra, amara sconfitta dei combattenti con le bandiere nere. I combattenti curdi hanno infatti riconquistato Kobane dopo una battaglia, porta a porta, durata oltre 4 mesi. Sull’altro fronte, quello degli ostaggi ancora in mano al califfato si alza la voce del Giappone che ha fatto sapere di esser pronto ad “utilizzare tutti i mezzi possibili pur di avere libero il connazionale Kenji Goto, il reporter freelance nelle mani dei militanti dell’Isis. Anche se sembrerebbe che quel “tutti i mezzi possibili”, potrebbe significare anche un tentativo di mediazione con gli uomini del Califfo.
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