
Domenica 4 e lunedì 5 ottobre i cittadini di 54 comuni saranno chiamati alle urne per il turno di ballottaggio delle elezioni comunali svolte il 20 e 21 settembre. Seggi aperti dalle 7 alle 23 di domenica 4 e dalle 7 alle 15 di lunedì 5 ottobre. Per il ballottaggio al comune di Bolzano si voterà solo domani 4 ottobre dalle 7 alle 21. Lo spoglio delle schede sarà effettuato subito dopo la chiusura dei seggi. Oltre a Bolzano, sono sette i capoluoghi di provincia in cui si voterà: Reggio Calabria (147.063 elettori al primo turno), Matera (50.730 elettori al primo turno), Lecco (38.451 elettori al primo turno), Crotone (50.247 elettori al primo turno), Chieti (44.112 elettori al primo turno), Andria (83.390 elettori al primo turno), Arezzo (77.804 elettori al primo turno). Un capoluogo di regione: Aosta (28.695 elettori al primo turno). In Sicilia ci sarà il primo turno elettorale in 61 comuni, tra cui i capoluoghi di Enna e Agrigento. Gli eventuali ballottaggi si svolgeranno il 18 e 19 ottobre. Al primo turno, nei comuni capoluogo di provincia, il centrosinistra ha confermato i sindaci di Trento, Mantova e Trani. Il centrodestra ha strappato al centrosinistra Macerata e ha confermato il sindaco di Venezia. Le liste civiche hanno confermato il sindaco di Fermo. I ballottaggi, nei comuni capoluogo di provincia, vedranno la classica sfida tra centrodestra e centrosinistra a Bolzano, Lecco, Reggio Calabria, Chieti e Arezzo. A Matera sfida tra centrodestra e M5s. Ad Andria correranno centrosinistra e M5s. A Crotone centrodestra e civiche. Ad Aosta centrosinistra e civiche. Il voto si svolgerà nel rispetto delle regole anti covid-19 previste dal protocollo sanitario Interno-Salute del 7 agosto 2020. Tra queste: – evitare di uscire di casa e recarsi al seggio in caso di sintomatologia respiratoria o di temperatura corporea superiore a 3 7.5 C; – non essere stati in quarantena o isolamento domiciliare negli ultimi 14 giorni; – non essere stati a contatto con persone positive negli ultimi 14 giorni. Per accedere ai seggi elettorali è obbligatorio l’uso della mascherina da parte di tutti gli elettori e di ogni altro soggetto avente diritto all’accesso al seggio. Al momento dell’accesso, l’elettore dovrà procedere alla igienizzazione delle mani con gel idroalcolico messo a disposizione in prossimità della porta. Quindi, dopo essersi avvicinato ai componenti del seggio per l’identificazione e prima di ricevere la scheda e la matita, provvederà ad igienizzarsi nuovamente le mani. Completate le operazioni di voto è consigliata un’ulteriore detersione delle mani prima di lasciare il seggio.
Prima volta di un ballottaggio a Reggio Calabria, sfida Falcomatà-Minicuci
Per la prima volta dall’introduzione dell’elezione diretta del sindaco, il 4 e 5 ottobre i reggini saranno chiamati a eleggere il primo cittadino al ballottaggio. I due sfidanti rimasti in gioco dei 9 candidati del primo turno sono il sindaco uscente del Pd, Giuseppe Falcomatà, e Antonino Minicuci, sostenuto dal centrodestra e indicato dal leader della Lega, Matteo Salvini. Falcomatà, che nelle elezioni precedenti era stato eletto al primo turno, con le sue 11 liste, si è fermato questa volta al 37,17% dei voti; Minicuci, accompagnato da 10 liste, ha raccolto il 33,69% in un testa a testa durato tre giorni, tanti quanto è durato lo spoglio delle schede elettorali per alcuni problemi riscontrati in tre seggi. Entrambi correranno con le stesse liste che li hanno sostenuti nel primo turno, senza nuovi apparentamenti. La sfida di Reggio, città più popolosa della Calabria, sarà un test importante per i due schieramenti in campo, anche in proiezione regionale, al fine di sondare l’umore dell’elettorato. Il centro destra guida da alcuni mesi il governo della regione con il presidente Jole Santelli, espressione di Forza Italia ed ex sottosegretario di stato, mentre il centrosinistra, che aveva governato nella scorsa legislatura, battuto nettamente alle ultime Regionali, è in cerca di rilancio.
Bolzano, sfida incerta tra Caramaschi e Zanin
Saranno 81.036 i cittadini aventi diritto al voto che domenica – seggi aperti dalle ore 7 alle 21 – nel turno di ballottaggio decideranno se confermare sindaco di Bolzano, Renzo Caramaschi oppure far cambiare volto alla città capoluogo di provincia più settentrionale d’Italia dando maggiori preferenze a Roberto Zanin. Una sfida che si preannuncia incerta tra due candidati di lingua italiana – è scongiurato, quindi, il rischio di un ritorno ad un borgomastro di madrelingua tedesca (l’ultimo fu Julius Perathoner nel 1918) – ma di due coalizioni diverse. Caramaschi è il sindaco uscente. L’ex 74enne city manager del Comune sostenuto dal centrosinistra potrà godere, come nel 2016, dell’appoggio al ballottaggio della Suedtiroler Volkspartei. “Al primo turno è stato apprezzato il lavoro fatto per la città ma al ballottaggio sarà dura e conto sull’entusiasmo della popolazione”, ha detto Caramaschi. Dall’altra parte Zanin, 54 anni, consulente finanziario, dopo un decennio ha riunito i partiti di centrodestra, da Lega a Fratelli d’Italia, dalla sua lista civica ‘Oltre-Weiter’ (già al 10%) a Forza Italia. Al primo turno Caramaschi ha ottenuto 16.124 voti, ovvero il 34% mentre Zanin è stato votato da 15.733 persone (33,1%). Una differenza di appena 391 preferenze. A Bolzano, solo una volta ci fu un sindaco di centrodestra, Giovanni Benussi, nel 2005, ma restò in carica per appena 30 giorni. La Svp bolzanina ha dato indicazioni al proprio elettorato (6.405 voti al primo turno) di sostenere il candidato di centrosinistra confermando così la storica tradizione al governo della città.
Matera, Lega contro M5S, Pd ago della bilancia
A Matera ultime ore di campagna elettorale in vista del ballottaggio per l’elezione del sindaco, previsto domenica e lunedì. Non c’è stato alcun apparentamento ufficiale, molte, invece, le incognite. In lizza ci sono il candidato del centrodestra, Rocco Luigi Sassone, scelto dalla Lega e sostenuto da sei liste, che al primo turno ha ottenuto il 30,3% dei consensi, e quello del Movimento Cinque Stelle, Domenico Bennardi supportato da altre liste, aggiudicatosi nella passata tornata elettorale il 27,6% delle preferenze. L’incognita più grande, da un punto di vista numerico e politico, ago della bilancia della competizione sarà il voto di quegli elettori che al primo turno si sono riconosciuti nel candidato del centrosinistra Giovanni Schiuma e in particolare nel Partito Democratico. I nuovi dirigenti Dem, dopo le dimissioni del segretario comunale, hanno chiaramente invitato i proprio elettori a sostenere il pentastellato. Altri tre candidati alla carica di sindaco – Pasquale Doria (10,2%), Nicola Trombetta (6%) e Luca Braia (5,9%) – hanno di fatto lasciato libertà di voto ai propri sostenitori. Senza accordi ufficiali, senza intese, senza apparentamenti la situazione politica è essenzialmente in movimento e un ruolo fondamentale lo avrà anche il numero degli elettori del secondo turno, storicamente molto meno numerosi del primo. Da registrare in questi ultimi giorni di campagna elettorale la visita nella Città dei Sassi del ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, e del ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli.
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