
In attesa di Milan-Bologna, le corse alla Champions e alla salvezza hanno fatto registrare qualche riposizionamento in classifica: ora un punto in più o in meno conta. Il derby della Mole, che si è intrecciato con i 70 anni da Superga, non è stato molto soddisfacente per il Toro, che aveva ricevuto in regalo da Pjanic il gol del vantaggio (di Lukic), ma si è fatto raggiungere, quasi sul traguardo finale, da una prodezza di Ronaldo, al gol n. 21 (Quagliarella 25). Con la Juve bisogna lottare sempre sino alla fine: due punti in più avrebbero fatto molto comodo ai granata nella corsa alla Champions. Ma l’impegno dei bianconeri ha fatto capire come difficilmente gli uomini di Allegri mollano, anche dopo aver vinto lo scudetto. Il Torino è rimasto in lizza, ma la strada si è fatta più irta. A proposito della Champions, il pareggio dell‘Inter (il terzo di fila: due gol segnati in tre gare) ha fatto mugugnare i nerazzurri che hanno paura di essere raggiunti sul terzo gradino. Merito dell’Udinese e di Musso, il portiere che ha fatto parate fuori dal comune. Tudor, punto a punto, sta cercando il raggiungere la riva della salvezza, ma ora ha l‘Empoli alle costole (-2).
Un mediocre Napoli (recuperato Insigne, non strabiliante) non ha avuto vita facile contro un ben organizzato Cagliari che è passato con Pavoletti (assist di tacco di Barella) e poi ha difesa il vantaggio con uno straordinario Cragno, aiutato anche da un palo. Ma Mertens ha pareggiato, eguagliando le imprese del mitico Attila Sallustro. Un mani al limite ha indotto Chiffi (dopo visione dello schermo) a fischiare un rigore (espulsi Ionita e Maran per proteste) che Insigne ha segnato, ribaltando il risultato. Ma i sardi non hanno meritato la sconfitta. Tornando all’Inter, la squadra di Spalletti adesso teme l’aggancio degli inseguitori, abbiamo detto: l’Atalanta è a un punto. La squadra di Gasperini, andata sotto sul campo della Lazio, poi ha rimontato e vinto alla grande. Gli errori della difesa laziale (specie Wallace, fischiatissimo) hanno pesato: i bergamaschi (che avranno proprio nella Lazio, l’avversario in finale di Coppa Italia) hanno fatto il colpaccio. E siccome è stata la decima partita utile (sette vittorie), si può ben dire che la squadra nerazzurra si può indicare come la maggior rivelazione del campionato. Male invece la Lazio, che nelle ultime sette partite (dopo San Siro) ha ottenuto solo quattro punti.
La Roma è stata raggiunta sul traguardo a Marassi. Era stato l’ex rossoblu El Shaarawy a siglare il vantaggio romanista, ma Romero ha pareggiato. E i giallorossi si son salvati perché Mirante ha parato un rigore a Sanabria in extremis. Un miracolo. Ora la squadra di Ranieri è a tre punti dall’Atalanta, l’Inter quattro punti più in alto. Insomma, si prospetta un volatone. Nel Monday Night, si completerà il quadro della situazione. Milan-Bologna sarà una partita decisiva sui due fronti, Champions e salvezza. I rossoneri sono a un bivio: vincere e partecipare alla volata o restarne esclusi definitivamente. Gattuso ha fatto sapere: “Ci siamo detti tutto in faccia, con i giocatori, e io non voglio mollare il Milan! La parola dimissioni non fa parte del mio vocabolario”. Ma contro il Bologna, che dall’arrivo di Mihajlovic ha fatto meglio di tutti (23 punti contro 21), non sarà facile. Il serbo (un ex) ha detto: “Voglio chiudere al più presto la pratica salvezza”. Dopo il ritiro forzato, che farà Gattuso? Lascerà fuori il reo Bakayoko, inserendo Biglia? Squalificati sui due fronti: Romagnoli (Zapata) del Milan; Mbaye e Soriano (Calabresi e Svamberg) del Bologna. Al Dall’Ara finì 0-0. Arbitro sarà Di Bello.
Dando uno sguardo al calendario, non ci saranno scontri diretti per la Champions, ma qualche partita difficile: l’Inter rischierà qualcosina a Napoli e contro l’Empoli; la Roma avrà solo la Juve in casa; il Torino, l’Empoli fuori e la Lazio sul proprio campo; il Milan, la Fiorentina fuori; la Lazio, il Bologna in casa e il Torino in trasferta. Parma e Sampdoria erano tranquille in classifica: al Tardini è finita 3-3 e Giampaolo alla fine l’ha detto chiaro e tondo: “Resterò se ci saranno le condizioni per rimanere”. Vuole solo rinforzi o vuole andarsene? Quagliarella (doppietta) è volato a quota 23 gol. Il Parma è da tempo fuori dalla lotta per la salvezza in cui la vittoria dell’Empoli nel derby con la Fiorentina (gol di Farias, espulso Veretout dopo la fine, lo scontento Montella un punto in quattro partite), ha portato i toscani a due lunghezze dall’Udinese e a quattro dal Genoa.
Il calendario dice che nelle ultime tre partite gli empolesi affronteranno la Samp fuori, il Torino in casa e l’Inter a San Siro; l’Udinese invece Frosinone in trasferta, Spal in casa e Cagliari fuori. Il Genoa, l’Atalanta fuori, il Cagliari a Marassi e la Fiorentina in trasferta. Forse è meno difficile il programma della squadra di Tudor. Oltre al Chievo, in B andrà il Frosinone che ha pareggiato sul campo del Sassuolo, dove vinceva. Risultato inutile.
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