Sta emergendo pericolosamente una nuova forma di fascismo. Non è folklore. Ha ragione Viroli, rilanciare le ragioni della Resistenza e dell’antifascismo nelle nuove generazioni, e nei social

Sta emergendo pericolosamente una nuova forma di fascismo. Non è folklore. Ha ragione Viroli, rilanciare le ragioni della Resistenza e dell’antifascismo nelle nuove generazioni, e nei social

“Le notizie riportate dalla stampa a proposito dell’imminente arrivo a Catania di una nave affittata dal gruppo neofascista ‘Generazione Identitaria’, la C-Star, allo scopo di bloccare le imbarcazioni dei migranti in viaggio dalle coste libiche sono estremamente inquietanti”, scrive la capogruppo di Sinistra italiana al Senato Loredana De Petris, presidente del Gruppo Misto. “Questo gruppo- prosegue – si è già distinto per il tentativo di bloccare la nave Aquarius, dell’Ong Sos Mediterranée. L’equipaggio della C-Star, a quanto risulta, è composto da professionisti, molti dei quali addestrati militarmente”. La denuncia dell’esponente di Sinistra Italiana conferma e accentua le preoccupazioni relative al rinnovato rilancio dell’ideologia fascista nel nostro Paese, nella giunzione molto pericolosa con altri gruppi, neonazisti, che operano ovunque in Europa. Poche settimane fa, Emanuele Fiano, esponente di primo piano del Pd, era stato relatore di una legge che ha per obiettivo un intervento più marcato, soprattutto dal punto di vista penale, su chi si dovesse macchiare della propaganda fascista, soprattutto nei nuovi mezzi di comunicazione. Ebbene, Fiano era stato colpito, proprio sui social network, dalle offese fasciste di un altro deputato, Corsaro, con un passato nell’Msi. Non solo.

L’offensiva degli intellettuali di destra: “il fascismo è folklore”

Marcello Veneziani, ed altri intellettuali di destra, presenti stabilmente ormai sui quotidiani e nei talk show, vorrebbero convincerci che il fascismo è residuale, una sorta di folklore addomesticato, come dimostrerebbe il caso dello stabilimento balneare in Veneto, che inneggiava apertamente e pubblicamente al fascismo. Senza contare le iniziative di Casa Pound nel Comune di Milano e nel suo cimitero. Il fascismo è solo folklore? Non è così. L’allarme del neofascismo, che assume forme di razzismo xenofobo è stato rilanciato oggi dal politologo Maurizio Viroli sulle colonne del Fatto, che non solo ha sostenuto la necessità di approvare la legge Fiano, perché le leggi precedenti di Scelba e Mancino non basta, ma soprattutto perché il fascismo ha cambiato strumenti, ma non la pelle. Un esempio? Torniamo, per ora, al movimento “Generazione identitaria”. Intanto, vorrei stigmatizzare che Rai1 ha pensato bene di intervistare il suo leader, lo studente 24enne, Lorenzo Fiato. Ce n’era bisogno? Assolutamente no. Si è dato spazio a Fiato di lanciare le sue ossessioni nazifasciste e xenofobe al pubblico di un canale televisivo pubblico. La presidente Maggioni non ha avuto nulla da dire.

La pericolosità di Generazione identitaria. Ma i nostri ministri non sanno nulla e non hanno nulla da dire?

Il leader di quella organizzazione paramilitare, Fiato spera che la spedizione di Catania contro le navi Ong sia solo l’inizio di un ciclo di missioni “per svelare il lato oscuro delle Ong. Assieme alla guardia costiera libica andremo a caccia di trafficanti e distruggeremo le loro barche. Se ci sarà bisogno di salvare qualcuno, lo faremo”. Il nostro ministro dell’Interno, Minniti, e il ministro degli esteri, Alfano, hanno nulla da dire contro operazioni paramilitari del tutto illegali? Come hanno fatto a stabilire un rapporto con la Guardia costiera libica? La C-Star è una nave mercantile di 40 metri battente bandiera mongola. E’ salpata da Gibuti e l’armatore è la Maritime Global Service Ltd, società inglese con sede a Cardiff. Rappresentante è lo svedese Sven Tomas Egerstrom, che risulta legato a una serie di società attive nel settore della sicurezza e specializzate nella difesa privata con impiego di ex militari russi e ucraini. Se è così, ha dunque ragione Maurizio Viroli a rilanciare l’allarme sul ritorno del fascismo e sulla necessità di assumere, da parte dello stato, una più forte iniziativa.

L’allarme del politologo Viroli sul Fatto

Intanto, spiega Viroli, il fascismo in Italia non ha vinto perché più forte militarmente o politicamente dello stato liberale, ma perché “sciaguratamente lo stato liberale non decise di usare la forza per combatterlo”. Ma, prosegue Viroli, “per usare la forza, lo stato repubblicano ha bisogno delle leggi”. Ecco perché Viroli sostiene che le leggi Scelba e Mancino, pur essendo buone, non sono più sufficienti a “reprimere la propaganda fascista e nazista”. Qual è l’obiettico? Sradicare il nuovo fascismo, il più sottile e più pericoloso, quello che si serve della credulità diffusa sui social per sparare a raffica le tesi revisionistiche, quelle che ad esempio sono care ai negazionisti: i lager non sono mai esistiti, sono un’invenzione degli ebrei, il bombardamento alleato di Dresda ha fatto più vittime, e altre e simili cretinate. Ma anche care a certi storici, o autoproclamatisi tali, che tentano di affondare in inutili e demagogiche ricerche la Resistenzam e con essa il profilo antifscista della Repubblica italiana. Ecco perché il nuovo fascismo non è folklore, non va sottovalutato, soprattutto perché può farsi strada grazie all’assenza di memoria collettiva che devasta da qualche tempo il nostro Paese, e lascia putroppo le nuove generazioni da sole a confrontarsi con un pezzo di Storia contemporanea che spesso non conoscono. La severità delle pene contro la propaganda neofascista deve dunque essere affiancata da un’operazione culturale di rinnovamento delle ragioni della Resistenza e dell’antifascismo, in direzione delle nuove generazioni.

Viroli: “Grillo sbaglia, l’antifascismo gli compete”

Ha ragione, ancora una volta, Viroli quando stigmatizza la deresponsabilizzazione di Grillo e dei grillini quando affermano che “l’antifascismo non mi compete”. Non è così, cari pentastellati. L’antifascismo vi compete eccome, soprattutto a voi che siete maestri nei nuovi mezzi di comunicazione e avete la responsabilità di comunicare con tantissimi giovani. Infatti, come sostiene Viroli, Grillo e i grillini devono capire e comunicare che “l’antifascismo è il principio che ispira la nostra Costituzione e il fondamento morale della nostra Repubblica”. Di cattivi maestri presi nella trappola dell’ideologia neofascista ce ne sono già tanti. Ora, occorre che i buoni maestri dell’antifascismo tornino a farsi sentire. Prima che sia troppo tardi.

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