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LIDL, 270 nuovi punti vendita in apertura: cercasi personale con urgenza | Per candidarsi basta un click

LIDL - Depositphotos - JobsNews.it
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Disponibili nuovi posti di lavoro presso LIDL: ecco come mandare la candidatura.

Importante opportunità per tutti coloro che sono alla ricerca in questo momento di un nuova posizione lavorativa.

Tra le aziende pronte a mettere in atto un massiccio piano di assunzioni del personale da qui al prossimo periodo vi è infatti anche LIDL.

Il colosso della distribuzione ha manifestato la sua intenzione di aprire ben 270 nuovi punti vendita, motivo per cui è necessaria di conseguenza anche l’assunzione di un consistente numero di nuove persone.

Ecco di seguito tutte le informazioni più importanti in merito alle prossime assunzioni previste presso LIDL.

LIDL: il piano di assunzione per i prossimi tre anni

LIDL è pronta a creare ben 5.000 nuovi posti di lavoro grazie all’apertura di 270 nuovi punti vendita. Prima di tutto bisogna partire dal discorso relativo alla grande distribuzione in generale, che in Italia conta un fatturato da circa 121 miliardi di euro all’anno con 54.000 punti vendita e con 450.000 lavoratori. Numeri estremamente importanti, che servono a rendere l’idea del peso di questo settore dal punto di vista occupazionale e del reddito.

In tale ambito rientra per l’appunto anche LIDL, colosso tedesco della grande distribuzione che opera da 32 anni sul territorio italiano e il cui contributo al PIL italiano è ammontato nel 2022 a ben 7,2 miliardi di euro tra indotto e diretto. I ricavi dell’azienda sono stati per la precisione di circa il 6,7%, con gli ultimi dieci anni che hanno fatto registrare invece un tasso di crescita medio del 9,1%, una percentuale superiore alla media della grande distribuzione in Italia consistente per l’esattezza in un 1,6%.

LIDL - Depositphotos - JobsNews.it
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Le dichiarazioni del presidente di LIDL Italia

Sugli incredibili dati fatti registrare da LIDL, che ha commissionato il proprio bilancio di sostenibilità a The European House – Ambrosetti,  nel corso degli ultimissimi anni si è espresso anche il managing partner e ceo di Ambrosetti Valerio De Molli: “L’elemento sorprendente è che se misuriamo il valore aggiunto cumulato nei dieci anni pari ad oltre 8 miliardi e lo confrontiamo con quanto hanno distribuito agli azionisti le prime dieci aziende quotate in Borsa italiane, ovvero 110 miliardi nel decennio, scopriamo che questa cifra vale l’8% di tutto quanto distribuito agli azionisti con una differenza sostanziale, ovvero che la politica industriale di LIDL non prevede la distribuzione del dividendo ma il reinvestimento di tutto“.

Il piano di LIDL è assolutamente possibile considerando come l’azienda non sia per l’appunto quotata in Borsa, motivo per cui si può investire al posto di distribuire dividendi. Queste le parole del presidente di LIDL Italia Massimiliano Silvestri: “Nel corso degli ultimi cinque anni abbiamo investito oltre 2,1 miliardi di euro nella nostra rete immobiliare, e nel giro dei prossimi tre anni eseguiremo investimenti per altri 1,5 miliardi che porteranno all’apertura di 150 nuovi punti vendita e alla creazione di 5.000 nuovi posti di lavoro“.