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Settimana corta, il Ministero dice sì: i lavoratori graziati non andranno più in ufficio

Settimana corta
Lavorare da casa – StockAdobe -jobsnews.it

Una nota azienda partecipata ha introdotto un modello di lavoro flessibile, che consente al dipendente più libertà e meno ore in ufficio.

Lavorare meno, lavorare tutti” è stato uno slogan piuttosto di rottura, lanciato qualche anno fa da alcune frange politico-sindacali considerate estreme. Oggi, al contrario, quest’idea comincia ad essere apprezzata anche in ambiti insospettabili.

L’idea della settimana corta, di soli quattro giorni. infatti, è al centro di una revisione del modello lavorativo di una importante azienda partecipata dallo Stato – che, ricordiamo, ha un governo a guida destrorsa – denominato “Flex4Future“. All’interno di questo nuovo modo di concepire il lavoro, si integrano – assieme ai quattro giorni lavorativi – smart working e libertà di scelta, per il dipendente, su quando riposarsi.

Sostanzialmente, le ore lavorate diminuiscono – peraltro si può anche decidere di aggiungere un giorno in più alla settimana, se necessario -, non si timbra più alcun cartellino, si decide se lavorare da casa o in ufficio quando si vuole, si stabilisce in autonomia quando è il caso di avere un giorno di riposo.

Una vera rivoluzione, insomma. La tesi centrale che è alla base di questa nuova pianificazione è che il lavoratore va misurato non tanto sul numero di ore in cui esso è disponibile, quanto piuttosto sugli obiettivi che effettivamente riesce a raggiungere.

La sperimentazione di Sace

Ad adottare l’innovazione, seppur in via del tutto sperimentale, è SACE (Servizi Assicurativi del Commercio Estero), colosso assicurativo -finanziario direttamente controllato dal Ministero dell’Economia, specializzato nel sostegno alle imprese e al tessuto economico nazionale.

Successivamente al lancio dell’iniziativa, ben 425 dipendenti su 950 hanno aderito alla sperimentazione. Essendo questa, peraltro, una modalità di rapporto di lavoro che qualcuno giudica quantomeno controversa, l’esito dell’impatto sulla produttività e l’efficienza aziendale sarà costantemente monitorato dall’Osservatorio smart working della School of Management del Politecnico di Milano.

Sperimentazione SACE
SACE assicura il nostro commercio internazionale – StockAdobe – jobsnews.it

Vantaggi e svantaggi di un modello flessibile

Come accennavamo, l’estrema flessibilità sul lavoro, che caratterizza il nuovo modello SACE, è da qualcuno considerata quantomeno controversa. Oggetto di critica è infatti l’idea che un modello così smart e “discrezionale” possa effettivamente portare ad un miglioramento dell’efficienza e della produttività sul lavoro.

Se è certo che i benefici, per i dipendenti, saranno notevoli, grazie al maggior tempo libero e alla riduzione degli spostamenti casa-lavoro, qualcuno si chiede se il non essere sempre disponibili, nel consueto orario lavorativo, non nuoccia agli interessi dell’impresa. Il monitoraggio costante dell’Osservatorio smart working aiuterà non solo l’azienda a capire bene se quella della settimana corta e flessibile è una iniziativa positiva, ma darà una mano anche al governo, il quale ancora, almeno ufficialmente, non ha preso una posizione precisa sulla questione della riduzione dell’orario di lavoro.