Acquisto casa, se paghi l’agenzia fai un grosso errore: in questi casi risparmi almeno 6mila euro
Non sempre il pagamento delle provvigioni all’agenzia è dovuto. Scopriamo quali sono i casi tipici nei quali si può evitare di pagare.
E’ abbastanza comune affidarsi ad un professionista del real estate, quando si decide comprare o vendere un appartamento.
Costui, se affidabile, ci garantisce che la transazione sia corretta, ovvero sia che le parti – chi acquista e chi vende – siano debitamente informate sullo stato dell’immobile, non solo dal punto di vista costruttivo, ma anche da quello – talvolta più delicato – giuridico. Il compenso che egli chiede, di fatto, è proprio relativo al ruolo che esso svolge: egli si fa garante di ambo le parti, puntando alla reciproca massima soddisfazione.
Ma esistono casi in cui la provvigione all’agente immobiliare non è dovuta? Premettendo che questi sono piuttosto rari, va detto che talvolta è possibile rifiutarsi di pagare l’agenzia immobiliare. Scopriamo quindi assieme in quali casi ciò è legittimo.
Un primo motivo per rifiutarsi di versare il compenso all’agenzia è legato ad una questione meramente tecnica, ossia al meccanismo della prescrizione. Una volta conclusosi l’affare, l’agenzia immobiliare ha infatti un anno di tempo per avanzare una richiesta di pagamento formale, che in genere si attesta su un 3% del valore dell’immobile.
Quando l’agenzia immobiliare non va pagata
Pertanto: se entro 12 mesi dalla firma del contratto non abbiamo ancora ricevuto la fattura, l’agenzia non ha più diritto di chiederci alcunché. Se l’immobile ha un valore, ad esempio, di 200.000 €, si tratta di ben 6.000 € risparmiati!
Un motivo più intrigante è quello relativo al ritiro di una delle parti dalla trattativa per giusta causa. Supponiamo di essere alla firma del rogito, quando scopriamo che l’acquirente ha improvvisamente deciso di cambiare la modalità di pagamento. In tal caso avremmo tutto il diritto di ritirarci dall’accordo per una causa legittima, ovvero un mutamento delle condizioni precedentemente pattuite, con ciò annullando anche l’obbligo del pagamento della provvigione all’agenzia.
Dall’esercizio abusivo alla mancata trasparenza
Va da sé che uno dei motivi più banali per non pagare alcunché all’agenzia è il caso che questa in realtà presti servizio abusivamente: se non c’è iscrizione al R.E.A., non c’è provvigione.
Infine, tra i casi in cui i nostri 6.000 € dell’esempio precedente possono benissimo essere risparmiati, ricordiamo la scarsa professionalità dell’agente immobiliare, che può manifestarsi nella mancanza di imparzialità, ossia favorendo il venditore piuttosto che l’acquirente, così come nella sua poca trasparenza, ad esempio omettendo informazioni importanti sullo stato catastale dell’immobile.