Lavoro e settimana corta, cosa pensano davvero gli esperti di questo stile di lavoro | La risposta non è scontata
Settimana corta sotto la lente di ingrandimento. A parlare questa volta sono gli esperti che ci dicono la loro su questo stile di vita.
Lavorare per vivere o vivere per lavorare? Questo è il vero dilemma amletico che sta contrassegnando le vite di numerosi italiani che ancora non hanno trovato la risposta corretta a tale quesito. Perchè purtroppo, lavorare è un bisogno che ognuno di noi nutre, considerando che si tratta di una misura di mantenimento della propria famiglia.
Il lavoro ci permette di avere sufficiente denaro per riuscire a sopravvivere e fare fronte alle proprie esigenze e a quelle del nostro partner o dei nostri figli. Peccato che troppo spesso, ci si sente quasi soffocati dal proprio lavoro e dalle proprie mansioni. Si sente di passare la maggior parte delle proprie giornate e della propria vita a lavoro, senza nemmeno potersi godere i soldi che si ricevono come compenso.
Senza considerare che, nonostante i contratti collettivi nazionali del lavoro, sono ancora molti i datori di lavoro che non offrono condizioni contrattuali accettabili. Eppure sono molti i provvedimenti che il Governo, proprio in tal senso, sta cercando di attuare.
Tra le argomentazioni che di recente tengono banco, per ciò che riguarda il lavoro, la settimana corta è quella che offre maggiori spunti di riflessione.
Smart working e settima corta
In effetti, il mondo del lavoro in questi ultimi anni è cambiato e probabilmente continuerà a cambiare per molti anni ancora. Durante la pandemia Covid, che ci ha tenuto a lungo a casa, è stato introdotto, in maniera massiva, lo smart working. Questo ha elevato il lavoro a casa, come un vero e proprio lavoro, cosa che in precedenza non succedeva.
Purtroppo però, il risvolto negativo è stato che, moltissimi italiani, lavorando da casa, finivano per lavorare di più, ad orari che non erano esattamente quelli consoni al lavoro. Proprio per questo motivo è stato necessario poter tornare alla normalità, arrivando a comprendere che forse è possibile lavorare meno giorni, ma rimanere produttivi. Ecco che si è quindi arrivati alla settimana corta che ad oggi è già stata introdotta da aziende come Lamborghini (solo 4 giorni a settimana di lavoro).
Cosa pensano gli esperti
Al contrario di Lamborghini, la Ducati pensa che la settimana corta non sia una buona idea. La verità è che, secondo gli esperti, la scelta migliore sarebbe quella di rendere il lavoro ibrido. In altre parole occorrerebbe alternare il lavoro in presenza con lo smartworking, permettendo al lavoro di organizzare al meglio la sua vita.
Questo non solo permetterebbe al dipendente di vivere con meno stress il lavoro stesso, ma anche di riuscire ad essere maggiormente produttivi. Un lavoratore a cui viene riconosciuto il suo impegno e che riesce ad avere maggior tempo per se stesso e un dipendente più soddisfatto.