Pepsi fuori dai supermercati, la scelta terrorizza i consumatori: non è l’unica a non essere più venduta | Cosa succede
Un noto supermercato mette al bando la famosa bibita gassata, e non solo. Scopriamo quali sono le motivazioni e le conseguenze per i clienti.
Bibite gassate, tè, succhi di frutta, bevande sportive ed energetiche, patatine e cereali: questo è il mondo di PepsiCo in Italia, un colosso del food & beverage ad alto tasso di zuccheri e grassi.
I marchi più noti – al netto della famosissima Pepsi, nelle sue molteplici varianti – sono 7up (bibita gassata al gusto lemon/lime), Gatorade (diffusissimo integratore sportivo), Lipton (iconico brand del tè), Quaker (cereali), Cheetos, Doritos e Lay’s (patatine per tutti i gusti).
Una famosa catena della grande distribuzione ha annunciato che, d’ora in poi, tutti i prodotti PepsiCo non saranno più reperibili nei propri supermercati. La motivazione di tale esclusione è tanto semplice quanto inusuale: i costi di acquisto, per la GDO, sono diventati talmente elevati che non è più possibile rivenderli a prezzi accettabili.
La mossa a sorpresa ha avuto effetti immediati in Francia e Belgio, tanto che già adesso, in questi due paesi, nei punti vendita del colosso della GDO si possono trovare cartelli estremamente espliciti, nei quali, sostanzialmente vi è scritto che i prodotti PepsiCo non saranno più venduti a causa dei rincari inaccettabili.
Quali supermercati non venderanno più Pepsi
Ma quale è la grande catena distributiva che ha intrapreso questa battaglia contro il colosso americano del food & beverage? Si tratta di Carrefour, impresa francese da anni presente, con i propri punti vendita, anche in Italia.
A quanto pare, la decisione presa dal top management francese avrà ripercussioni anche in Spagna e nel nostro paese. Carrefour Italia ha già precisato che, nei prossimi giorni, le stesse misure prese altrove saranno definite nei dettagli e, nei punti vendita, verranno apposte le opportune comunicazioni per la clientela.
I motivi del bando
Ma per quale motivo Pepsi ha aumentato i prezzi? La multinazionale americana, a seguito della notizia del bando da parte di Carrefour, ha spiegato di aver pianificato degli aumenti di prezzo lo scorso ottobre, per far fronte all’inflazione, definendo però questi ultimi “modesti”.
Evidentemente tanto modesti, per Carrefour, gli aumenti non sono stati. Comunque sia, va detto che in Francia la GDO è obbligata, dal governo del paese, a negoziare i prezzi con i produttori una volta l’anno e, nel 2024, il tavolo delle trattative deve essere chiuso entro la fine di gennaio. Che sia, la mossa di Carrefour, un tentativo radicale per costringere PepsiCo, nelle prossime settimane, a rivedere i prezzi al ribasso?