Dichiarazione dei redditi, cambia di nuovo tutto e c’è solo da adeguarsi: l’Agenzia delle Entrate ha diramato la comunicazione

Onde evitare spiacevoli sorprese, è opportuno conoscere i dettagli della nuova comunicazione dell’AdE diramata in questi giorni.
Tra qualche mese tantissimi contribuenti procederanno, come al solito, all’inoltro della propria dichiarazione dei redditi. Ma, nel frattempo, sono iniziati i controlli su quelle inviate lo scorso anno.
A tal proposito, è stata emanata in questo gennaio l’ultima guida relativa alle comunicazioni sui controlli delle dichiarazioni dei redditi. E’ pertanto opportuno riepilogarne bene i contenuti, al fine di consentire ai cittadini di comprendere quali rischi essi corrano e quali opportunità per regolarizzarsi possano sfruttare. Non è poi così impossibile, infatti, incorrere talvolta in qualche irregolarità.
Pertanto: come comportarsi se ci arrivano avvisi relativi ad irregolarità della propria dichiarazione dei redditi? quali sono le strade percorribili per evitare l’iscrizione a ruolo di quanto ci viene contestato? come è possibile mettersi in regola definitivamente con il Fisco? Vediamolo assieme.
Innanzitutto, va detto che tutti gli avvisi relativi alle contestazioni sono direttamente consultabili, dal contribuente o dall’intermediato delegato, sul portale web dell’Agenzia delle Entrate. Basta accedere alla sezione “L’Agenzia scrive”, presente all’interno del cosiddetto “Cassetto fiscale”. In realtà il contribuente è già stato comunque preventivamente allertato: se persona fisica, le notifiche arrivano direttamente anche sull’app Io.
Agenzia delle Entrate: pagamenti e sanzioni
Tramite portale dell’AdE è anche possibile pagare quanto dovuto. E’ importante però sapere che i termini entro cui effettuare il pagamento variano al variare della data di elaborazione delle comunicazioni. Se la comunicazione è elaborata prima del 2025, i tempi per evitare sanzioni di tardivo pagamento sono pari a 30 giorni.
Invece, se la comunicazione viene elaborata successivamente al 1 gennaio 2025, i tempi per pagare senza more aggiuntive si allungano: gli importi devono infatti essere saldati entro e non oltre 60 giorni dall’avviso. Sulle sanzioni in caso di violazioni c’è poi un’ulteriore novità: se la violazione è commessa successivamente al 1 settembre 2024, la percentuale di mora applicata scende dal consueto 30% al 25% (e scende al 12,5% se versata entro 90 giorni).

Agenzia delle Entrate: rateizzazioni
Ricordiamo che è sempre possibile rateizzare il debito conseguente ai controlli, per un massimo di 20 rate trimestrali di pari importo.
I tempi entro cui pagare la prima rata variano da 30 a 90 giorni e le rate successive debbono essere saldate entro l’ultimo giorno di ciascun trimestre. Attenzione però a non decadere dalla rateizzazione. In tale caso infatti gli importi residui – comprensivi di sanzioni e interessi – vengono automaticamente iscritti a ruolo.