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Busta paga, l’azienda ti sta fregando un sacco di soldi: questa voce non l’hai mai controllata

Leggere la busta paga
Busta paga: dettaglio – StockAdobe – jobsnews.it

Controllare la propria busta paga è certamente il modo sicuro per evitare di essere “gabbati” da datori di lavoro poco onesti. Ma come si fa?

Molto spesso, per il lavoratore, lo stipendio ricevuto ogni mese è di difficile decifrazione. Non sempre risulta facile, infatti, capire se quanto ricevuto corrisponde effettivamente a quanto lavorato.

Il documento che consente di comprendere con esattezza a cosa corrisponde la cifra netta erogata sul conto corrente è la busta paga. Ma in quanti la sanno effettivamente leggere? Per decifrare ciò che vi è scritto ci vogliono competenze che talvolta non è detto che si abbiano, e può capitare di rimanere “gabbati” da datori di lavoro poco attenti o, nella peggiore delle ipotesi, disonesti.

Vediamo perciò, a grandi linee, come si legge una busta paga, cominciando dalle sue principali componenti. Innanzitutto, la busta paga si divide in tre parti principali: l’intestazione, il corpo e la parte finale.

Nell’intestazione sono contenuti i dati anagrafici e la posizione INPS ed INAIL di datore di lavoro e lavoratore, il mese di retribuzione, la data di assunzione e quella di fine rapporto, il CCNL di riferimento, la qualifica ed il livello. Inoltre, vi si trova indicata la paga base, ossia il valore minimo sindacale, stabilito dal CCNL, l’indennità di contingenza, ovvero l’adeguamento della paga base all’inflazione ed altri eventuali codici, tra i quali segnaliamo l’E.D.R., cioè l’elemento distinto della retribuzione, che nel privato è quasi sempre pari a 10,33 €.

Leggere la busta paga

La parte più rilevante della busta paga è però quella generalmente denominata “corpo“.

In essa si trovano presenti tutti i dati che contribuiscono a determinare la retribuzione effettiva del lavoratore dipendente nel mese indicato nell’intestazione. Vi si possono trovare: il numero di ore ordinarie e quelle eventuali straordinarie lavorate; le indennità spettanti (ferie, permessi, malattia, infortunio, maternità, tredicesima, quattordicesima, anticipo TFR).

Stipendio
Leggere la propria busta paga – Depositphotos – jobsnews.it

Decifrare i dati del proprio stipendio

La parte finale della busta paga contiene pochi dati. I principali sono lo stipendio netto e i valori imponibili INPS ed IRPEF.

Una domanda che il lavoratore dipendente spesso si pone è: quante ferie e permessi ho maturato ad oggi? Per avere indicazioni precise su questi dati, basta controllare la parte alta del corpo del documento, nella quale sono indicati proprio il il numero di ore di ferie, di permessi ROL e di permessi ex festività. Per ciascuna voce, è possibile verificare quanto è stato maturato, quanto è stato goduto e quale è il dato residuo.