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Aumento busta paga in arrivo, 1200 euro regalati dallo Stato a partire da questa data: controlla il cedolino

Busta paga - Depositphotos - JobsNews.it
Busta paga – Depositphotos – JobsNews.it

A partire da una determinata vi sarà un aumento della busta paga di ben 1200 euro.

A partire dal 2025 sarà possibile ricevere un nuovo aumento per quanto riguarda la busta paga.

Si tratta nello specifico di un terzo bonus da 100 euro al mese che non risulterebbe cumulativo con quelli già in vigore: al momento vi sono infatti due bonus da 100 euro netti.

Si sta parlando del trattamento integrativo riconosciuto dalla legge n. 234 del 2021 a tutti coloro che hanno uno stipendio tra gli 8.174 euro e i 15.000 euro e dello sgravio contributivo, che riguarda tutti coloro che si ritrovano con uno stipendio fino ai 2.692 euro lordi.

Ecco tutto quello che c’è da sapere per quanto riguarda il terzo bonus da 100 euro previsto per la busta paga.

Aumento in busta paga: la riforma IRPEF del 2025

Come anticipato poco sopra il terzo bonus non sarebbe cumulativo con quelli esistenti: l’ex bonus Renzi riguarda coloro che hanno redditi più bassi e cioè tra gli 8.174 e i 15.000 euro, e lo sgravio contributivo coloro con redditi di entità media.

Nel 2025 si potrebbe dunque andare incontro ad un nuovo aumento in busta paga. Per il momento le aliquote IRPEF risultano essere tre: ritenuta del 23% per i redditi fino a 28.000 euro, ritenuta del 35% per i redditi tra i 28.000 e i 50.000 euro, ritenuta del 43% per i redditi che vanno oltre i 50.000 euro. Un nuovo alleggerimento dell’imposta del reddito dovrebbe andare in porto nel corso del 2025 anche per i ceti medio-alti, anche se a causa delle risorse a disposizione si potrà arrivare ad un taglio dell’imposta sul reddito solo per tutti coloro che hanno uno stipendio annuo di 55.000 euro.

Busta paga - Depositphotos - JobsNews.it
Busta paga – Depositphotos – JobsNews.it

Riforma IRPEF: le tre ipotesi

Per quanto riguarda la prossima riforma IRPEF vi sono tre diverse ipotesi. La prima è quella che per lo Stato è meno costosa, con la percentuale del 355 che andrebbe ad essere applicata su tutti quei redditi che arrivano fino ai 55.000 euro: a giovarne sarebbero dunque coloro con redditi che oscillano tra i 50.000 e i 55.000 euro. La seconda ipotesi consisterebbe in una riduzione dell’aliquota per i redditi compresi tra i 28.000 e i 50.000 euro, con un calo dal 35% al 34%: rispetto al 2024 si arriverebbe in questo modo ad un ulteriore guadagno di 230 euro all’anno per gli stipendi da 50.000 euro e di 670 euro per quelli da 55.000 euro.

La terza e ultima ipotesi è quella più costosa e prevede una riduzione dell’aliquota fino al 33%. In questo caso coloro che hanno un reddito annuo fino a 50.000 euro possono arrivare ad ottenere un risparmio fino ai 440 euro, mentre quelli che guadagnano fino a 55.000 euro possono salire anche fino a 940 euro.