ISEE, il trucchetto per dimezzarlo (legalmente) ti farà accedere a tutti i bonus: seguilo e comincia a guadagnare
Ecco il trucco per poter dimezzare in maniera legale il proprio ISEE e per iniziare a guadagnare.
Per poter ridurre in maniera considerevole il proprio ISEE esiste un trucco assolutamente legale.
Si sta parlando per la precisione del cosiddetto ISEE corrente, una misura che permette di avere accesso ad agevolazioni e a bonus di vario tipo.
Tramite l’ISEE corrente si prendono in considerazione patrimoni e redditi che fanno riferimento all’anno precedente a quello in cui è stata presentata la Dsu, ma serve che si rispettino determinate procedure e scadenze.
Ecco dunque qui di seguito tutto quello che c’è da sapere per quanto riguarda l’ISEE corrente.
ISEE corrente: cos’è e quando richiederlo per l’aggiornamento dei redditi
L’ISEE corrente può essere richiesto solo e soltanto dopo aver eseguito la richiesta dell’ISEE 2024 ma le condizioni necessarie sono però anche altre, con il nucleo familiare che deve essere andato incontro ad un peggioramento della propria condizione reddituale o patrimoniale nel corso dell’ultimo periodo. Quando si fa richiesta dell’ISEE bisogna presentare necessariamente i patrimoni posseduti e i redditi che sono stati percepiti due anni prima. Con l’ISEE corrente si può però arrivare a prendere in considerazione anche l’anno immediatamente precedente in caso di peggioramento nei redditi e nel patrimonio da parte di una famiglia: in questo modo quest’ultima potrà fare richiesta di bonus e di agevolazioni di diverso tipo, con l’ISEE corrente che prende in esame anche quanto accaduto durante gli ultimi due mesi.
Per richiedere l’ISEE corrente bisogna prima aver fatto richiesta della Dsu per l’ISEE ordinario. Stando all’articolo 28-bis del Decreto Legge 34/2019 e all’articolo 7 del Decreto Legge 101/2019 attraverso l’ISEE corrente si può effettuare un aggiornamento dei propri dati reddituali in caso di cambiamento della propria situazione lavorativa con interruzione dei trattamenti previdenziali, indennitari e assistenziali e di variazione della situazione reddituale complessiva del nucleo familiare di oltre il 25% rispetto a quanto indicato nell’ISEE ordinario. Quando è presente una di queste condizioni si può richiedere l’ISEE corrente che viene calcolato su redditi e patrimoni relativi agli ultimi dodici mesi.
Quando fare richiesta dell’ISEE corrente per l’aggiornamento dei patrimoni
L’ISEE corrente può essere richiesto anche per poter aggiornare i propri dati patrimoniali: per poterne fare richiesta è necessario che il patrimonio totale del nucleo familiare abbia subito una riduzione del 20% rispetto a quella che era stata indicata precedentemente all’interno dell’ISEE ordinario. L’aggiornamento dei redditi può essere fatto in qualunque periodo, mentre per quello dei patrimoni riferiti bisogna attendere almeno il primo aprile di ogni anno: allora sarà possibile fare il calcolo dell’ISEE corrente prendendo in considerazione tutti i patrimoni posseduti al 31 dicembre dell’anno precedente a quello in cui è stata presentata la Dsu.
L’ISEE corrente ha una scadenza differente rispetto a quello ordinario: deve infatti essere rinnovato dopo sei mesi o comunque dopo due mesi nel caso in cui nel frattempo abbia avuto luogo un cambiamento significativo per quanto riguarda la situazione lavorativa o quella relativa ai vari trattamenti dei diretti interessati.