Pensioni revocate, dal 29 febbraio migliaia di persone senza un soldo: ancora poco tempo per rimediare
E’ scaduto da pochi giorni il termine ultimo per inviare all’INPS una modulistica importante, per ottenere varie integrazioni previdenziali.
Esistono alcune prestazioni di natura previdenziale che si affiancano al reddito pensionistico puro e semplice. Stiamo parlando, nel dettaglio, di eventuali maggiorazioni sociali, delle prestazioni per invalidità civile, dei trattamenti di famiglia, dell’integrazione al minimo, dell’assegno sociale e della quattordicesima.
Si tratta di prestazioni le quali, per essere rinnovate anno dopo anno, necessitano – da parte dell’INPS – di una verifica sulla situazione reddituale del beneficiario. In genere tale verifica è, di fatto, automatica, poiché sia il modello 730 sia il modello Redditi PF – se presentati nei termini – forniscono all’istituto Nazionale di Previdenza i dati necessari per elaborare o meno il rinnovo.
Se però il pensionato si trova in una situazione reddituale particolare, questi ha la necessità di comunicare – a parte – la propria condizione, tramite un’apposita modulistica.
Stiamo parlando di coloro che sono, ad esempio, titolari negli ultimi anni del solo reddito pensionistico, per i quali la situazione reddituale è cambiata rispetto a quanto dichiarato l’anno precedente; dei pensionati che hanno redditi da lavoro prestato all’estero; di coloro che percepiscono interessi da eventuali investimenti o che hanno a reddito la propria abitazione principale; di chi ha redditi da collaborazione coordinata e continuativa o lavoro autonomo, anche occasionale, non dichiarati nel 730 o in Redditi PF.
La scadenza del modello Red
In tutti questi casi era necessario inviare all’INPS un apposito modello con le informazioni reddituali relative al 2021, detto “Red”, entro lo scorso 29 febbraio.
Poiché la scadenza è passata da qualche giorno, siamo ancora a tempo a rimediare, ma bisogna fare in fretta. Il rischio che si corre, infatti, è quello della sospensione dei pagamenti. Se però passano due mesi dalla scadenza del 29 febbraio, l’INPS può addirittura revocare definitivamente le prestazioni.
Come rimediare
E’ possibile subito correre ai ripari accedendo, con le proprie credenziali digitali, al sito INPS, sezione “RED semplificato“. In teoria il modello Red, in tal caso, appare già precompilato con i dati necessari da comunicare all’Ente. Basta solo cliccare invia, e il gioco è fatto.
In alternativa, l’INPS consente la presentazione della modulistica anche semplicemente contattando il numero verde dell’Istituto, 803 164. Infine, per coloro i quali preferiscono agire in modo decisamente più tradizionale, è sempre possibile rivolgersi ai classici CAF, i Centri di Assistenza Fiscale, o ad altri soggetti abilitati convenzionati.