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Bonus cultura, la nuova truffa ti fa perdere 500 euro: questi acquisti sono una vera trappola

Bonus Cultura
I giovani e la cultura – StockAdobe – jobsnews.it

La lodevole iniziativa dell’ex Ministro Franceschini presa di mira da truffatori professionisti. E a rimetterci sono i nostri ragazzi.

Si tratta di uno degli appuntamenti più apprezzati dai diciottenni: stiamo parlando del Bonus cultura, l’iniziativa, nata nel 2016, che consente ai neo-maggiorenni di spendere un coupon del valore di 500 € in attività culturali di vario tipo.

Sono tantissimi gli ambiti nei quali il bonus è spendibile: si va dagli abbonamenti a giornali e riviste, ai corsi di lingua straniera, all’acquisto di musica e libri, alla partecipazione a spettacoli di vario tipo. E l’idea è proprio quella di promuovere la cultura, in senso decisamente ampio, tra i giovani del nostro paese.

Ad usufruire del bonus, quest’anno, sono i nati nel 2005 residenti in Italia e provvisti, se stranieri, di regolare permesso di soggiorno. Oggi il bonus è definito “Carta della cultura giovani” e spetta ai ragazzi il cui nucleo familiare ha un valore ISEE inferiore a 35.000 €.

Come è noto, il bonus è attivabile solamente per via telematica, tramite i consueti strumenti di riconoscimento digitale, in primo luogo, lo SPID. Ed è proprio su questo aspetto, pare, che si siano concentrati alcuni truffatori, letteralmente “rubando” l’importo di 500 € al legittimo beneficiario.

La truffa del bonus cultura

Si contano infatti già quasi un migliaio di denunce in tutta Italia, prevalentemente concentrate in Campania, Friuli Venezia Giulia e Toscana. Di fatto, ciò che sembra essere successo è che il giovane diciottenne, al momento di accedere alla 18app per spendere il proprio coupon, si sia trovato dinnanzi ad un proprio profilo personale doppio, evidentemente clonato da alcuni malfattori.

La modalità con cui viene clonato il profilo è piuttosto semplice: i truffatori riescono a far emettere un ulteriore SPID, in più rispetto a quello già posseduto dal giovane. Grazie ad esso, entrano nell’applicazione e spendono i soldi del malcapitato.

18App
Giovane donna in visita in una pinacoteca – StockAdobe – jobsnews.it

Un canale per segnalare la truffa

Grazie alla prontezza di servizio da parte di Confconsumatori, è stato già aperto un canale pubblico, con il quale segnalare, da parte dei derubati, la truffa subita.

Il fenomeno solleva indubbiamente alcune criticità del sistema. Tra esse, una è legata alla sicurezza del Sistema Pubblico di Identità Digitale. Non è infatti accettabile che sia così facile manomettere o clonare l’identità digitale di qualcuno, soprattutto considerando che questa da accesso a numerosi servizi, talvolta anche di elevato valore economico. Un ulteriore aspetto critico è senz’altro collegato a ciò che può essere acquistato con i famosi 500 €, poiché riteniamo assai difficile che chi ha compiuto queste truffe  lo abbia fatto per comperarsi libri o per studiare qualche lingua straniera…