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Pignoramento, aggiornati i limiti per il 2024: se sei in debito dovrai dire addio al tuo stipendio

Pignoramento - fonte_depositphotos - jobsnews.it
Pignoramento – fonte_depositphotos – jobsnews.it

Per il 2024 sono stati modificati i limiti per il possibile pignoramento di denaro. I tuoi creditori potrebbero portarti via tutti i soldi che hai. 

Quando si ha un debito in sospeso con un provato, ovvero con un ente pubblico è possibile che per la risoluzione del contenzioso si debba arrivare a una sentenza del tribunale che porti poi al pignoramento di beni mobili o immobili del debitore, per andare a coprire l’intero debito, comprese le spese legali che il creditore ha dovuto affrontare. Come bel saprete, voi che ci state leggendo, il pignoramento è ben disciplinato dal diritto che determina tanto i diritti del debitore, quanto quelli del creditore e allo stesso modo, anche i doveri delle parti del contenzioso. 

Prima di arrivare al pignoramento, ovviamente ci sono vari stati di trattativa a cui i due possono far fronte. Il pignoramento dello stipendio, in maniera particolare, è ciò che la giurisdizione definisce pignoramento presso terzi, operazione che avviene solo a seguito di decreto ingiuntivo. In buona sostanza quello che succede è molto semplice, in maniera diretta dallo stipendio si procede con il pignoramento di un certo importo che non arriva al debitore.

Ogni anno, in base a quella che è l’inflazione accertata dall’INPS, la percentuale può essere rivista. La rivalutazione vale però, solo nel caso in cui lo stipendio sia già stato aggredito.

Si ricorda che l pignoramento può essere avanzato tanto sullo stipendio che mensilmente il debitore riceve sul suo conto corrente, fino ad esaurire l’intero debito, ovvero, direttamente sul conto corrente. In quel caso viene bloccato l’intero importo, che potrebbe tanto essere nella quantità del debito non pagato, ovvero anche in somme maggiori.

I nuovi limiti di pignoramento

Ad intervenire merito al pignoramento ci pensa l’art 545 del Codice di procedura civile e dispone che le somme dovute a titolo di stipendio ovvero di indennità per il lavoro prestato, possono essere pignorate ma non nella loro interezza. Occorre infatti garantire al debitore il minimo vitale per vivere e sostenere la propria famiglia.

Per quello che riguarda lo stipendio non può essere pignorato per importi maggiori al a un quinto, 1 decimo se si tratta dell’agenzia delle entrate. Anche nel caso in cui lo stipendio sia basso, si procederà comunque a pignoramento, anche di somme molto basse.

Pignoramento - fonte_depositphotos - jobsnews.it
Pignoramento – fonte_depositphotos – jobsnews.it

È possibile un pignoramento superiore a un quinto dello stipendio?

Per quello che riguarda le somme già presenti sul conto corrente, per quello che riguarda gli stipendi già versati, l’importo massimo pignorabile è di 4 volte l’assegno minimo, quindi poco più di 1600 euro di cui è pignorabile sempre un quinto. Alcuni si chiedono quindi, se è possibile che venga superato un quinto per il pignoramento.

Questa è un’ipotesi avanzabile solo nel caso in cui vi siano più creditori. Resta comunque il diritto del debitore di veder salvo, almeno metà del suo stipendio.