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ISEE alto senza lavoro, scoperta la causa che lo fa crescere: per colpa sua stai rinunciando a tutti i bonus

ISEE e reddito
Fare i calcoli per l’ISEE – StockAdobe – jobsnews.it

Non basta un reddito basso o nullo per accedere alle agevolazioni se si è in difficoltà. E’ l’ISEE che conta. E non sempre ci favorisce.

Sono moltissime le persone con difficoltà economiche rilevanti che, a fronte di un reddito molto basso o inesistente, si aspettano di poter ricevere sussidi quali l’Assegno di Inclusione o il Supporto per la Formazione e il Lavoro.

Una aspettativa però delusa dal fatto che il proprio ISEE, una volta rilasciata l’attestazione dall’INPS, risulta avere un valore ben superiore alla soglia massima consentita per accedere ai sussidi. Ma come è possibile ciò?

In realtà il motivo della discrepanza, talvolta rilevante, tra reddito ed ISEE, è piuttosto semplice da capire: basta conoscere un po’ più in dettaglio come il valore dell’Indicatore Economico Equivalente viene calcolato. Vediamo quindi di seguito come funziona il processo di calcolo dell’ISEE, evidenziando quelle componenti che ci fanno “arricchire” nonostante la nostra conclamata povertà.

Una prima cosa da considerare, nel computo dell’ISEE è la composizione del nucleo familiare. In esso si considerano infatti tutti i redditi del nucleo, ma il valore dell’ISE – attenzione! con una E sola… -, che considera la somma di tutti i redditi, “premia”, per così dire, le famiglie numerose, con minori e disabili.

Come si calcola l’ISEE

Ciò significa che l’aggregato dei redditi deve essere moltiplicato per un valore dettato da una apposita scala di equivalenza, la quale giustamente premierà chi ha figli piuttosto a chi non ce l’ha, chi ha persone disabili nel nucleo, e così via.

Ma non è solo la composizione della famiglia a far la differenza. Vi sono altri due parametri, decisamente rilevanti, che faranno crescere o diminuire il nostro Indicatore. Stiamo parlando del patrimonio immobiliare e di quello mobiliare, i cui valori concorreranno alla determinazione dell’ISP (Indicatore Sintetico Patrimoniale).

ISEE e ISP
Le chiavi di una casa di proprietà – StockAdobe – jobsnews.it

ISEE e situazione patrimoniale

L’avere una o più case di proprietà, automobili di grossa cilindrata, terreni agricoli, investimenti finanziari o alte giacenze sui conti correnti sono tutti quanti elementi di valore che fanno schizzare verso l’alto il nostro ISP.

E’ importante soffermarsi su questo aspetto: l’aver ereditato, dai genitori, una casa grande, può farci sballare completamente l’ISEE, non consentendoci di accedere, se pur disoccupati, ai sussidi previsti dalla legge. Essa viene considerata una ricchezza, nonostante magari possa piuttosto rappresentare un costo. Si consideri infine che le giacenze, i saldi e i redditi debbono essere considerati al valore di due anni prima, e le cose nel frattempo potrebbero anche essere decisamente peggiorate. In tal caso, però, non c’è troppo da preoccuparsi: è sempre possibile, infatti, richiedere un ISEE corrente, che andrà a sostituire, con i valori aggiornati ad oggi, quello ordinario.