4200 euro alle famiglie in difficoltà, spettano anche ai disoccupati: per la domanda bastano pochi minuti
Non tutti sanno che esiste una agevolazione, limitata ne tempo, che consente ai disoccupati di potersi formare e ricevere un assegno mensile.
E’ noto ai più che il Reddito di Cittadinanza, dal 2024, è stato sostituito da un altro strumento di aiuto, chiamato “Assegno di inclusione“.
Ciò che però, forse, costoro non sanno, è il fatto che il Governo Meloni ha introdotto un ulteriore sussidio economico, di tipo temporaneo, che va a colmare parzialmente i vuoti lasciati dall’Assegno rispetto al vecchio Reddito. Sì, perché la misura attuale non prevede l’erogazione del sussidio ai cosiddetti “occupabili“, ossia a tutti coloro che hanno una età compresa tra i 18 e i 59 anni e sono in condizione di lavorare.
Per questa categoria di persone è riservata una misura di tipo personale, attiva dallo scorso 1 settembre 2023. Stiamo parlando del Supporto per la Formazione e il Lavoro (SFL) che è, di fatto, come riportato sul sito dell’INPS, una misura di attivazione al lavoro, tramite la partecipazione a progetti di formazione e riqualificazione al lavoro, di servizio civile universale o utili alla collettività.
Il sussidio ha una durata massima di 12 mesi e viene riconosciuto una volta attivatosi il percorso di formazione o di accompagnamento al lavoro.
I requisiti per il Supporto per la Formazione e il Lavoro
Il requisito essenziale per poter accedere individualmente al sussidio è di tipo economico. Si deve cioè possedere un ISEE familiare con un valore non superiore ai 6.000 € e anche il reddito del nucleo non deve superare i 6.000 €, moltiplicati per il corrispondente parametro della scala di equivalenza.
Ad esempio, per una famiglia composta da tre adulti e un bambino, la soglia di reddito familiare sale a 9.600 €. Se i tre adulti – ad esempio padre, madre e figlio maggiore – sono tutti disoccupati e in condizione di lavorare, possono tutti quanti richiedere l’attivazione dello SFL.
SFL: come fare domanda
Ogni disoccupato, all’interno del nucleo familiare, può dunque fare domanda autonomamente e richiedere all’INPS l’attivazione del percorso, che gli consentirà di ricevere il sussidio mensile di 350 €.
In un anno costui – se frequenta i corsi di formazione e si attiva in linea con quanto richiesto dal Patto di Servizio Personalizzato – può racimolare ben 4.200 €. Per accedere al servizio, se in possesso dei requisiti, è consigliabile recarsi presso un Patronato o un CAF autorizzati. In alternativa è possibile procedere alla richiesta in totale autonomia sul portale dell’INPS, se in possesso di Spid, CNS o CIE.