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Busta paga, questo mese è pieno più che mai: se fai parte di questa categoria sei il più fortunato

Busta paga - fonte_depositphotos - jobsnews.it
Busta paga – fonte_depositphotos – jobsnews.it

Questo mese è un regalo per i dipendenti, la busta paga sarà più piena che mai. Ovviamente devi far parte di questa categoria per essere il fortunato.

Considerando la crisi economica in cui vive l’Italia intera, quando è ottenere una somma di denaro maggiore, è importante sfruttare il momento. La legge di bilancio 2024 ha previsto una serie di bonus che interessano un gran numero di dipendenti.

In questo mese la busta paga potrebbe essere più piena per alcuni lavoratori in particolare ci si riferisce a tutti coloro che lavorano nei fine settimana e nei giorni festivi. Come ben sapranno i nostri cari dipendenti lavorare nei giorni festivi, esattamente come lavorare di notte, si traduce in un compenso maggiore da parte del datore di lavoro. Insomma un sacrificio che in qualche modo deve essere ripagato.

Quindi nel caso in cui il lavoratore sia chiamato a servire il proprio lavoro durante i giorni di Pasqua e Pasquetta, dovrà essere pagato con un maggiorazione del lavoro festivo. Ovviamente questo dipende anche dal contratto collettivo nazionale del lavoro di riferimento, per quello che riguarda il settore in cui si lavora.

Troppo spesso ci si dimentica che in Italia, esattamente come in tutto il resto del mondo, durante le feste ci sono persone che riescono a rimanere a casa con i propri cari, altre che invece devono lavorare. Proprio per quest’ultime è pensato un beneficio economico che li ripaghi dell’impegno.

La paga di Pasqua e Pasquetta

Secondo la legge del 27 maggio 1949 numero 260 e successive il lavoratore può astenersi dal lavoro in occasione delle domeniche e dei giorni festivi. Questo vuol dire che chiunque nel giorno di Pasqua e Pasquetta sia chiamata a lavorare, dovrà avere una maggiorazione in busta paga.

In genere per chi lavora la domenica viene calcolato un giorno in più di retribuzione nell’arco del mese. Considerando che Pasqua coincide proprio con una domenica non è prevista una vera e propria maggiorazione, cosa che invece succede per Pasquetta che cade di lunedì. Ma nel caso in cui il lavoratore decidesse di non lavorare a Pasqua e Pasquetta allora verranno considerate assenze giustificate, come previsto dalla legge.

Pasqua - fonte_adobe - jobsnews.it
Pasqua – fonte_adobe – jobsnews.it

Per chi è in cassa integrazione

Anche nel caso in cui il lavoratore si trova in cassa integrazione, ha diritto alla retribuzione maggiorata sia per Pasqua che per Pasquetta. Le situazioni che si possono venire a creare sono due, da una parte si possono verificare le CIG parziale che avviene nel momento in cui la festività è in un giorno infrasettimanale e il pagamento è a carico dell’azienda, invece se si tratta di CIG a zero ore il pagamento è a carico della cassa.

Sono pagate con maggiorazione specifici giorni dell’anno tra cui 1 gennaio gennaio, 6 gennaio, Pasqua Pasqua, Pasquetta, 25 aprile,, 1 maggio, 2 giugno, 15 agosto, 1 novembre, 8 dicembre, 25 e 26 dicembre.