Pensione, cosa tocca a chi non ha mai lavorato: sopravvivere diventa difficilissimo | La cifra è vergognosa
Ecco quanto tocca di pensione a tutti coloro che non hanno mai lavorato.
In Italia la pensione spetta praticamente a chiunque ma il requisito indispensabile è rappresentato dai contributi.
La maturazione di una quota anche minima di contributi rappresenta un aspetto necessario e imprescindibile per poter ottenere l’accesso a qualsiasi tipo di misura previdenziale.
Chi si trova senza aver versato una somma sufficiente di contributi riceve comunque una pensione da parte dello Stato, ma quanto spetta loro rende estremamente complicato sopravvivere.
Ecco quindi qui di seguito tutto quello che serve sapere per quanto riguarda la pensione senza contributi per questo 2024.
L’assegno sociale e l’assegno di inclusione
Per arrivare alla pensione di vecchiaia a 67 anni servono almeno 20 anni di contributi, che diventano 15 per tutti coloro che soddisfano i requisiti delle deroghe Amato. Una pensione senza contributi, in sintesi, non esiste, ma per coloro che non hanno mai versato contributi esistono comunque altri tipi di misure. Una di queste consiste nell’assegno sociale Inps, una prestazione che spetta a chi ha raggiunto l’età pensionabile senza però aver ottenuto accesso alla pensione per la mancanza dei requisiti necessari. L’assegno sociale consiste dunque in una prestazione assistenziale per cui serve aver raggiunto almeno i 67 anni di età. Altro requisito necessario è poi quello della residenza in Italia, mentre il limite di reddito per effettuare la richiesta consiste in 6.947,33 euro per le persone sole e in 13.182,78 per i coniugati.
Altra misura è l’assegno di inclusione, che può essere richiesto da coloro che hanno almeno 60 anni di età, un ISEE fino ad almeno 9.360 euro e un reddito familiare che non superi i 6.000 euro. Grazie all’assegno di inclusione si può ricevere un sostegno di circa 500 euro al mese per le persone sole, cifra che può salire a seconda degli altri componenti presenti all’interno del nucleo familiare, con l’aggiunta di un rimborso di 280 euro per le eventuali spese dovute all’affitto.
Pensione: quanto spetta a chi non mai versato contributi
A tutti coloro che hanno meno di 67 anni e che si ritrovano in condizioni difficili dal punto di vista sia economico che di salute lo Stato conferisce un sostegno mensile esentasse. Si sta parlando per la precisione dei ciechi, dei sordi e degli invalidi civili: anche per le pensioni di invalidità civile gli importi e i limiti di reddito vengono aggiornati ogni singolo anno prendendo in considerazione il fattore del costo della vita.
Una volta compiuti i 67 anni di età l’erogazione della pensione di invalidità civile cessa, con questa misura che finisce praticamente con il trasformarsi nel sostegno rappresentato dall’assegno sociale. La pensione di invalidità civile non va comunque confusa con la pensione di inabilità previdenziale o con l’assegno ordinario di invalidità, per cui serve aver maturato almeno cinque anni di contributi.