Pensioni, le persone hanno l’imbarazzo della scelta per lasciare il lavoro: quali sono tutte le possibilità di quest’anno
Scopriamo quali sono tutte le opzioni per il 2024 che consentono di anticipare il pensionamento prima della vecchiaia.
Come sappiamo, tra il 2010 e il 2012 in Italia si è quasi stravolto il sistema previdenziale pubblico. In particolare, le varie riforme poi conclusesi con la nota e famigerata “Fornero“, hanno finito con l’equiparare l’età di accesso alla pensione di vecchiaia tra uomini e donne, allontanando non di poco l’età anagrafica prevista per la quiescenza.
In quello stesso periodo vennero inoltre abolite le pensioni di anzianità, che consentivano di accedere alla quiescenza considerando la combinazione tra anni contributivi e l’età anagrafica.
Oggi la pensione di vecchiaia la si ottiene se si hanno almeno venti anni di contributi versati e una età pari a 67 anni. Essa vale per tutti, donne o uomini, dipendenti pubblici o privati e lavoratori autonomi. Ma quali sono le modalità, nel 2024, per poter accedere anticipatamente alla quiescenza?
Innanzitutto esiste la pensione anticipata, prevista proprio dalla Riforma Fornero, ma i requisiti per accedervi sono molto spesso difficili da possedere. A prescindere dall’età anagrafica e dal settore di attività, gli uomini debbono aver versato contributi per 42 anni e 10 mesi, le donne per 41 anni e 10 mesi. Per ottenere un reale vantaggio sulla quiescenza per vecchiaia, è chiaro che bisogna aver iniziato a lavorare ben prima dei 25 anni di età.
Andare in pensione prima: Ape sociale e Quota 103
I disoccupati, coloro che assistono familiari disabili, gli invalidi al 74% e alcune tipologie di lavoratori con mansioni gravose (infermieri, badanti, operai edili, ecc.) che abbiano versato contributi per 30 (o 36) anni, se hanno almeno 63 e 5 mesi, possono accedere all’Ape sociale.
L’Anticipo Pensionistico sociale è – di fatto – una misura “ponte” che consente di ricevere un assegno sino alla maturazione dei requisiti di vecchiaia. Chi ha invece 62 anni ed almeno 41 anni di contributi può anticipare la pensione grazie a Quota 103, accettando però il calcolo dell’assegno secondo il sistema contributivo puro, il quale prevede decurtazioni importanti sugli importi da erogare.
Opzione Donna e anticipo precoci
Per il 2024 è in vigore anche una versione ristretta di Opzione Donna, che consente di anticipare il pensionamento – tutto contributivo – a 59 anni (se con due figli), 60 (con un figlio) o 61, purché siano stati versati 35 anni di contributi.
La lavoratrice deve però essere disoccupata, caregiver o invalida. Infine, per le persone in condizione di disagio, così come definite nei riguardi dell’Ape sociale, è anche possibile, se possono dimostrare di aver lavorato un anno intero prima dei 19 anni di età, accedere al pensionamento anticipato con almeno 41 anni di contributi versati.