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Pensione, pubblicata la lista completa degli aiuti per gli ISEE bassi: sono tutti compatibili e possono essere richiesti in poco tempo

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Come integrare una pensione bassa – www.JobsNews.it

Pensione bassa? Ecco una guida completa ai bonus e agli aiuti disponibili per chi ha un reddito ISEE vicino al minimo.

Se la tua pensione è insufficiente, esplora le opzioni a tua disposizione e, sebbene non esista un bonus pensioni, diversi aiuti possono essere richiesti da pensionati con reddito basso.

La “Carta acquisti” offre 40 euro mensili a chi ha oltre 65 anni, con ISEE e redditi inferiori a 7.640,18 euro; a 70 anni, però, i redditi complessivi non devono superare i 10.186,91 euro.  L’esenzione del canone Rai è per chi ha 75 anni e reddito annuo sotto 8.000 euro, purché non ci siano conviventi con reddito proprio, ad eccezione di colf e badanti.

L’esenzione dal ticket sanitario E1 si applica ai pensionati over 65 e con un reddito familiare inferiore ai 36.165,98 euro.

Diverse iniziative agevolano l’accesso ai servizi: alcuni Comuni offrono bonus trasporti e parecchie catene di supermercati offronto sconti extra (10-15%) in giorni specifici per gli over 65 anni o pensionati. Agevolazioni riguardano anche bollette, tariffe telefoniche e ingressi a musei e siti culturali.

Addio Pensione di Cittadinanza, arriva l’Assegno di Inclusione

La Pensione di Cittadinanza, sostegno per nuclei con membri over 67 o disabili gravi e ISEE sotto 9.360 euro, sarà sostituita dall’Assegno di Inclusione nel 2024: i requisiti per accedervi, però, sono piuttosto simili.

Per chi ha pensioni particolarmente basse, l’incremento al trattamento minimo offre un aiuto: la “minima” prevede un assegno che non supera i 563,74 euro al mese, e l’integrazione è disponibile per chi ha un reddito complessivo annuo sotto i 7.328,62 euro ed un reddito coniugale inferiore a 29.314,48 euro. Quindi se si percepisse una pensione di 500 euro mensili, si può ottenere un’integrazione di 63,74 euro. La legge, però, esclude dal beneficio chi percepisce la pensione calcolata solo con regole contributive post-1995.

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Assegno sociale e maggiorazioni per aumentare la “minima”

Al compimento dei 67 anni, si può richiedere l’Assegno Sociale, che può anche incrementare l’importo della pensione. Tuttavia, per ricevere l’importo massimo di 6.542,51 euro annui (503,27 euro al mese), è necessario avere un reddito pari a zero. Per poter richiedere l’integrazione, è necessario che la pensione percepita non superi i 6.542,51 euro annui. In tal caso l’incremento sarà quello della differenza tra il suddetto valore l’importo del proprio reddito.

Le maggiorazioni sociali sono incentivate in base all’età del pensionato, partendo da 25,83 euro al mese per coloro tra i 60 e i 64 anni e salendo a 136,44 euro al compimento dei 70 anni. Queste sono disponibili per chi ha una pensione inferiore al trattamento minimo, ma senza altri redditi. E’ possibile anche ottenere l’ultimo aumento in anticipo, riducendo il limite di età a 65 anni, purché si abbiano contributi sufficienti. Attenzione però: la maggiorazione sociale coniugale richiede che il reddito non superi il trattamento minimo incrementato dell’Assegno sociale.