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Fisco, se hai dei debiti puoi dire addio al conto corrente: le mani del Governo arrivano anche lì | Controlla se sei a rischio con una semplice procedura

Pignoramento conto corrente
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Dietro l’angolo la possibilità che il fisco possa pignorare direttamente i depositi bancari dei debitori. Ma come sapere se si è a rischio?

Sta suscitando discussioni non da poco la norma, contenuta nella bozza della Legge di Bilancio, che prevede la possibilità, da parte dell’Agenzia delle Entrate – Riscossione, di verificare direttamente l’entità dei depositi bancari disponibili del debitore al fine di procedere più speditamente al pignoramento.

Si tratterebbe, data la rapidità delle verifiche e la capacità dispositiva dell’ente adibito alla riscossione, di un vero e proprio “pignoramento sprint“, che però appare eccessivo a una buona parte della compagine governativa.

Allo studio v’è pertanto una sua revisione, che sostanzialmente blocchi tale procedimento nel caso in cui il credito complessivo da esigere non superi i 1.000 €. Ma al di là di questa preoccupazione relativa all’entità del volume da requisire, la strada verso il pignoramento rapido telematico sembra già tracciata.

E’ già da diverso tempo, comunque, che l’esigenza di fornire all’Agenzia delle Entrate strumenti adeguati per risolvere rapidamente le questioni in sospeso con il fisco ha intravisto, nei controlli dei depositi bancari, una via maestra. L’ostacolo più grande, per una sua rapida attuazione, è sempre stato quello di conciliare tutto quanto con il diritto alla privacy del contribuente.

Come funziona il pignoramento telematico

Oggi tali problemi sembrano essere risolti, e la situazione che potrebbe prospettarsi, dal prossimo anno è quella di seguito descritta. Premesso che il pignoramento del conto corrente è già presente nella normativa fiscale, ciò che cambierebbe riguarda solo la sua maggior precisione e rapidità.

I tempi attuali, per riuscire da parte del fisco a pignorare i conti correnti sono piuttosto lunghi. Inoltre non v’è ancora la possibilità di conoscere l’entità dei depositi giacenti. Tutto questo verrà superato con la nuova norma, la quale prevedrebbe – una volta andati a vuoto i solleciti di rito – di poter andare a colpo sicuro se la disponibilità sul conto è presente.

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Come sapere se si è a rischio con i fisco

Ma come facciamo a sapere se siamo in regola con il fisco?

In realtà oggi è possibile verificare in totale autonomia se abbiamo o meno situazioni pendenti con l’Agenzia delle Entrate. Basta andare sul portale dell’AdE – Riscossione, accedere – tramite SPID – alla propria area personale e cliccare su “Situazione Debitoria“. Qui troveremo elencati tutti i nostri debiti pendenti con il fisco, e sarà possibile anche procedere a pagarli, rateizzarli o sospenderli.