Dating online, violati i dati di un milione di utenti: questo sito non è più sicuro | Ora sanno tutto su di te
Questo sito di incontri non è più sicuro. Violata una piattaforma di dating online, adesso sanno tutto degli utenti.
Ebbene sì, nostro caro utente, nel 2024 i siti di incontri sono molto più utilizzati di quello che si possa credere. Sono numerose le piattaforme che permettono a perfetti sconosciuti di conoscersi e anche di innamorarsi a volte. Alcune sono a pagamento, altre sono completamente gratuite.
Entrambe i servizi sono attivi ormai da decenni e non sono poche le coppie che si sono conosciute proprio in questo modo. In fondo, i siti di incontri, possono essere il luogo perfetto per conoscersi, soprattutto per chi è particolarmente timido, chi di persona proprio non riesce a rompere il ghiaccio.
In genere il funzionamento è molto semplice, ci si iscrive, si inseriscono i propri dati e poi si va alla ricerca dell’anima gemella curiosando sugli altri profili. A volte si contatta, altre volte si viene contattati, poi quando si crede di aver trovato una persona interessante si può decidersi di incontrarsi di persona. Ovviamente, non sono pochi i dubbi che gli utenti nutrono nei confronti di questa tipologia di siti web.
Purtroppo occorre registrare un evento in cui la piattaforma non si è rivelata sicura come doveva essere.
Multa da parte del garante della privacy
200 mila euro di multa quella che il garante della privacy avrebbe elevato a un sito di incontri online. Sembra che infatti, non siano stati protetti alcuni dati sensibili degli utenti, tra cui quelli sugli orientamenti sessuali. In effetti è la prima volta che un provvedimento del genere viene adottato, nel dating online, non era mai successo prima d’ora.
Ad essere multata è stata la società Nirvam, a cui è stata contestata la violazione dei dati di 1 milione di utenti che grazie alla piattaforma potevano cercare la loro anima gemella in ogni angolo del paese. La sanzione è stata comminata alla società solo in seguito a una lunga attività istruttoria.
La politica privacy non è adeguata
La piattaforma in questione vanterebbe ben 5 milioni di inscritti in tutto il mondo. Per poter beneficiare dei servizi occorre inserire una serie di dati personali tra cui la nazione, la regione, residenza, data di nascita e contatti, oltre alle foto. Ma a seguito dei rilevamenti del garante della privacy quello che è emerso è un’inadeguata protezione della privacy.
Quindi i profili non più attivi venivano cancellati senza troppa attenzione. Un funzionamento che richiede un immediato adeguamento alle norme attuali sulla privacy.