Pensione, fino a 1000 euro in più al mese ma il sostegno non è per tutti: per la domanda serve questo documento
Scopriamo le modalità per aumentare le pensioni basse. Non tutti lo sanno, ma è possibile avere assegni maggiorati seguendo alcuni step.
Non è facile essere pensionati in Italia. Sono infatti quasi 32 su 100 gli anziani che godono di un assegno previdenziale minimo, al di sotto cioè dei 1.000 € al mese.
Oggigiorno, con cifre così basse, per chi ha molte spese vive, è veramente difficile sopravvivere. Solo per pagare un affitto, ad esempio, ci vogliono centinaia di euro, che necessariamente erodono le magre finanze dei pensionati più poveri. Senza contare che con l’aumentare dell’età aumentano anche le necessità di curarsi, e tutto ciò, nel 2024, ha un enorme costo.
Come fare allora per aumentare i propri minimi ingressi previdenziali? Qualche possibilità, in effetti, c’è, e nel prosieguo di questo articolo intendiamo darne alcuni accenni. Una prima opzione percorribile, per chi è sopravvissuto alla perdita del coniuge, è quella di richiedere la cosiddetta “pensione di reversibilità“.
Se si ha una pensione bassa, è infatti possibile richiedere a proprio nome una parte dell’assegno un tempo percepito dal marito o dalla moglie defunti. L’aliquota di retrocessione è stabilita al 60%, ma in casi particolari – se si hanno ad esempio due o più figli – esso può arrivare sino al 100%.
Aumentare la pensione
Un’ulteriore strada è quella dell’indennità di accompagnamento. Si tratta, come è noto, di un contributo aggiuntivo che spetta a tutti coloro che hanno una invalidità civile riconosciuta del 100%, e l’importo può far tranquillamente superare i 1.000 € mensili, essendo pari a 531,76 €.
Ovviamente si tratta di una soluzione estrema, che non tutti possono praticare e non è peraltro neanche augurabile. Un’ alternativa più facile da percorrere è però quella di richiedere – quantomeno come integrazione – l’Assegno di inclusione. Esso spetta agli over 67 in difficoltà economica, e può far raggiungere una cifra mensile di almeno 650 €, oltre ad un eventuale contributo affitto di ulteriori 150 €.
Assegno sociale e diritti inespressi
Se un pensionato single ha un reddito pensionistico inferiore a 578,95 € al mese può richiedere una ulteriore integrazione. La cifra indicata è infatti quella dell’Assegno sociale, e se si è pensionati con redditi veramente miseri, almeno a quella cifra lo Stato consente di arrivare ex lege.
Concludiamo infine con i cosiddetti diritti inespressi, ossia quegli incrementi dell’assegno previdenziale che l’INPS eroga ma solo su richiesta del pensionato ed esclusivamente su basi anagrafiche e reddituali: stiamo parlando dell’integrazione al trattamento minimo e delle maggiorazioni sociali. In tutti i casi citati, comunque, è sempre necessario presentarsi ai patronati o agli uffici pubblici preposti muniti di un documento attestante il reddito e dell’ISEE.