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Licenziamento immediato, se dici una di queste frasi perdi il posto di lavoro | Alcune di queste le hai già pronunciate

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Licenziato in tronco – www.JobsNews.it

Sentenza della Corte di Cassazione: quando le parole sul lavoro hanno un peso. Scopri cosa può portare al licenziamento

La Sezione Lavoro della Corte di Cassazione ha recentemente emesso una sentenza che fissa un importante precedente in relazione ai legittimi licenziamenti dal posto di lavoro, respingendo il ricorso del lavoratore di un’azienda toscana, licenziato su due piedi per giusta causa.

La peculiarità è riferita alla condotta di cui il lavoratore è stato ritenuto responsabile, che attiene ad una sfera che, raramente, prima d’ora, ha dato adito ad un licenziamento in tronco.

Perché? Perché ad essere sanzionate in modo tanto severo da provocare la perdita del posto di lavoro non sono state tanto le azioni, quanto le parole usate dal lavoratore all’indirizzo di una collega.

E a nulla è valso appellarsi alla mancanza di volontà di offendere, alla goliardia e allo scherzo, per quanto di cattivo gusto.

Il caso delle allusioni sessuali finito in Cassazione

Già la Corte d’Appello di Firenze si era pronunciata, infatti, ritenendo legittimo il licenziamento del lavoratore per “aver tenuto comportamenti consistenti in molestie sessuali ai danni di una giovane collega neoassunta”.

Le allusioni verbali riferite dalla giovane lavoratrice sono state ritenute dai giudici “indesiderate ed oggettivamente idonee a violare la dignità, sottolineando come una condotta indesideratapur senza che da essa conseguano effettive aggressioni fisiche a contenuto sessuale, risulti integrativa del concetto e della nozione di molestia”.

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Una donna vittima di allusioni sessuali-www.JobsNews.it

In quali casi si rischia il licenziamento

Del resto, in base al Testo unico sulle Pari opportunità del 2006, la molestia sessuale sul posto di lavoro include “comportamenti indesiderati a connotazione sessuale, espressi in forma fisica, verbale o non verbale, aventi lo scopo o l’effetto di violare la dignità di una lavoratrice o di un lavoratore e di creare un clima intimidatorio, ostile, degradante, umiliante o offensivo“.

E poiché è obbligo del datore di lavoro garantire la sicurezza e la tutela dei propri dipendenti, egli è tenuto a rimuovere ogni elemento di pericolo potenziale e le allusioni sessuali, che rientrano nel novero delle molestie, costituiscono un valido elemento per procedere al licenziamento per giusta causa.