Rinviato a martedì 18 marzo lo sciopero dei treni previsto nelle giornate del 23 e del 24 febbraio: le motivazioni dei sindacati

Trenitalia-fonte_depositphotos-jobsnews.it
Lo sciopero previsto per l’ultimo weekend di febbraio non è stato annullato ma spostato al 18 marzo: ecco le motivazioni della protesta
Se lo sciopero del trasporto pubblico ha creato non pochi disagi a viaggiatori e pendolari nella giornata di venerdì 24 febbraio, chi doveva viaggiare in treno ha potuto tirare un sospiro di sollievo dato che lo stop previsto non si è verificato. Una buona notizia, però a metà dato che la protesta è stata solo rinviata.
Il sindaco Usb infatti non ha propriamente rinviato lo sciopero ma l’ha soltanto spostato a martedì 18 marzo per “regole cambiate in corso d’opera”. Come si legge su Today.it, il riferimento del sindacato è alla decisione della commissione di garanzia sugli scioperi di introdurre le fasce di garanzia nei giorni festivi e aumentare il numero dei treni garantiti a media/lunga percorrenza.
Questo è quanto si apprende dalla nota diffusa dal sindacato: “La commissione di garanzia scioperi ha emanato una delibera provvisoria con la quale, tra l’introduzione delle fasce di garanzia nei giorni festivi e aumento dei treni garantiti a media/lunga percorrenza, ha ristretto ulteriormente il diritto di sciopero“.
E ancora: “Come se non bastasse, la commissione ha comunicato ad Usb e Assemblea Nazionale PdM e PdB che le nuove norme valgono anche per gli scioperi specifici, indetti a sostegno del rinnovo del contratto come quello previsto il 22 e 23 febbraio prossimo. Si tratta di un intervento illegittimo e peraltro tardivo, che cambia le regole in corsa su uno sciopero già indetto e, guarda caso, da giorni preannunciato dalle maggiori aziende. A fronte della comunicazione della commissione abbiamo proceduto a sospendere lo sciopero del 22 e 23 febbraio:procederemo a differirlo al 18 di marzo”.
Proteste nel trasporto pubblico locale a Palermo
Oltre che su scala nazionale, diversi scioperi nel mese di marzo ormai alle porte riguarderanno anche il trasporto pubblico locale. A Palermo, per esempio, i dipendenti dell’Amat si fermeranno per 8 ore sabato primo marzo. Le organizzazioni sindacali Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Autoferro, Faisa-Cisal, Cobas e Orsa Tpl spiegano che la protesta è determinata dallo stop al rinnovo del contratto aziendale scaduto da oltre un decennio.
I sindacati hanno definito insostenibile per i lavoratori questa situazione “poiché il contratto non solo non è stato rinnovato, ma ha anche eroso il potere d’acquisto dei dipendenti dell’Amat, creando difficoltà economiche per molte famiglie. Pur avendo sottoscritto un’ipotesi d’accordo nel giugno del 2024 – proseguono –lo stesso è stato respinto dall’amministrazione comunale che ha sempre imputato alla mancanza di un piano industriale dell’azienda l’impossibilità ad avallare ogni ipotesi di rinnovo contrattuale, secondo le giustificazioni addotte dall’azienda”.

Disagi nel trasporto aereo previsti il 16 marzo
Come si legge su qualitytravel.it, a creare diversi disagi da un po’ di anni è la mobilitazione dell’8 marzo, indetta dallo SLAI-COBAS per il Sindacato di Classe. L’agitazione avrà carattere generale e coinvolgerà tutti i settori lavorativi pubblici, privati e cooperativi.
Inoltre, il 16 marzo si fermerà anche il trasporto aereo: a fermarsi sarà il personale della società Techno Sky operante presso l’aeroporto di Milano Malpensa. Lo sciopero, di quattro ore, si svolgerà dalle 12:00 alle 16:00 e potrebbe causare ritardi o disagi ai voli in partenza e arrivo nello scalo lombardo.