Ti spettano 30 giorni di congedo: non ti toccano proprio lo stipendio | Il capo non può dirti di no
Il datore di lavoro non può dirti di no quando chiedi i 30 giorni di congedo che ti spettano: e deve anche pagarti l’intero stipendio.
Molti lavoratori non conoscono i loro diritti e, molto spesso, finiscono a non chiedere ciò che spetta loro e perdono tutte le agevolazioni di cui potrebbero beneficiare. Per di più, poi, non sanno che, in alcuni casi, non perdono nemmeno un centesimo sul loro stipendio mensile. Ebbene sì, avete capito benissimo, la Legge parla molto chiaro.
Se solo sapessero, infatti, ciò di cui possono beneficiare, sarebbero molto più sereni. Ovviamente, i datori di lavoro non informano mai i loro dipendenti, né all’atto della firma del contratto né in seguito, quando questi sono nel pieno dello svolgimento delle loro mansioni. Non sarebbe comodo per loro, anzi, potrebbero avere dei danni.
O meglio, questo è ciò che pensano in questi casi. Eppure non è così, perché un ambiente di lavoro sano e sereno, fa sì che i dipendenti siano invogliati a dare il massimo, svolgendo i loro compiti nel migliore dei modi. Tuttavia, per fortuna, la Legge parla chiaro e tutela tutti i cittadini italiani, sia che questi lavorino nel pubblico sia che nel privato.
È anche questo il caso di cui vogliamo parlarvi, sperando possiate trarne tesoro. Come abbiamo già avuto modo di accennare in precedenza, infatti, tutti i lavoratori possono richiedere ben 30 giorni di congedo che, tra le altre cose, spettano loro di diritto senza perdere nulla della propria retribuzione. Scopriamo insieme quando è possibile.
30 giorni di congedo e non possono toccarti lo stipendio
Abbiamo assodato che i 30 giorni di congedo spettano di diritto ai lavoratori dipendenti. Tuttavia, c’é da fare una precisazione importantissima. Questa particolare agevolazione non spetta a tutti in maniera indiscriminata, ma solo ed esclusivamente ad una categoria ben definita di cittadini. Ebbene sì, avete capito benissimo.
Non si può chiederla al proprio datore di lavoro senza essere in possesso di un documento fondamentale. In caso contrario, bisogna mettersi l’anima in pace, mentre se lo si ha a disposizione nessuno può negare il congedo né, tantomeno, il pagamento dello stipendio spettante per le mansioni chiamate a svolgere.
Congedo di diritto a tutti i disabili: anche senza Legge 104
Il congedo di 30 giorni di cui vi abbiamo parlato fino ad ora riguarda tutti i lavoratori cui è stata riconosciuta una disabilità superiore al 50%, anche se non usufruiscono della Legge 104. Il datore di lavoro non può rifiutarsi di concederlo e, soprattutto, non può rifiutarsi di pagare lo stipendio. È la Legge italiana a prevederlo.
Il lavoratore può richiederlo presentando richiesta corredata dalla documentazione che comprova la necessità di cure per la propria patologia disabilitante. Lo stipendio deve essere pagato totalmente dal datore di lavoro che non può assolutamente rifiutarsi e dovrà conteggiare questi giorni di assenza come un’unica assenza di malattia, anche se i 30 giorni vengono fruiti in maniera frazionata.