
“Al via lo stato di agitazione dei Vigili del Fuoco contro governo e amministrazione che calpestano i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, cancellando il ruolo del sindacato”. Ad annunciarlo la Fp Cgil Vigili. “In maniera unilaterale e iniqua, nel decreto semplificazioni, governo e vertici del dipartimento e del corpo nazionale dei Vigili del Fuoco hanno deciso di ripartire le risorse previste dalla passata legge di Bilancio, pari a 165 milioni e legati alla valorizzazione economica del personale, negando alle organizzazioni sindacali il legittimo strumento democratico della negoziazione, previsto da norme che disciplinano corrette relazioni sindacali”, denuncia il sindacato.
Si tratta di “un atteggiamento incomprensibile e in contrasto con gli obiettivi e il principio di valorizzazione economica del personale. I 165 milioni previsti verranno erogati in una modalità assolutamente iniqua, penalizzando una cospicua parte di Vigili del Fuoco, quella più esposta al rischio”.
“Pretendiamo il ritorno al confronto tra le parti, rilanciando il ruolo della contrattazione come unico strumento democratico in grado di migliorare la vita e il futuro delle donne e degli uomini del corpo. Ed esigiamo che i vertici dell’amministrazione ascoltino, attraverso il sindacato, le necessità dei lavoratori: serve un confronto da troppo tempo negato su organizzazione del lavoro, mobilità del personale, formazione, mensa di servizio, riconoscimento buono pasto, lavoro agile, salute e sicurezza e altro ancora”.
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