Coronavirus. 17 luglio. 233 nuovi contagi, 11 decessi, 50 in intensiva. Nuovo record di contagi nel mondo, 249.800 casi in 24 ore. Iss, Italia rimane a bassa criticità

Coronavirus. 17 luglio. 233 nuovi contagi, 11 decessi, 50 in intensiva. Nuovo record di contagi nel mondo, 249.800 casi in 24 ore. Iss, Italia rimane a bassa criticità

Sono 233 i nuovi contagi da coronavirus registrati in Italia nelle ultime 24 ore. Lo comunica l’ultimo bollettino diffuso dalla Protezione civile, evidenziando che il totale dei casi sale a 243.967. Il dato è in linea con quello comunicato ieri, secondo cui erano stati registrati 230 nuovi contagi. Gli attuali casi di positività sono 12.456 (17 in meno di ieri) mentre i dimessi e guariti salgono a 196.483 (237 in più). Scende il numero dei decessi: 11, mentre ieri erano 20. In totale, si registrano 35.028 vittime. Restano 771 pazienti ricoverati con sintomi, 50 dei quali in terapia intensiva, mentre 11.635 positivi sono in isolamento domiciliare. Per quanto riguarda i tamponi, sono 50.767 quelli effettuati nelle ultime 24 ore, cifra che porta il totale dei tamponi effettuati a 6.154.259, con 3.692.257 casi testati in totale. La Regione Emilia-Romagna ha comunicato un ricalcolo, effettuato in seguito a verifica sui dati comunicati nei giorni passati, per cui sono stati eliminati 2 casi (1 da Parma e 1 da Ferrara) in quanto ri-classificati non Covid-19. Il numero totale dei casi positivi comunicato ieri è quindi stato corretto a 29.033. Nessun morto con coronavirus nelle ultime 24 ore in 13 regioni italiane. E’ un dato che emerge dal bollettino giornaliero diffuso dal Ministero della Salute e consultabile sul sito della Protezione Civile. Le regioni sono Veneto, Marche, Trentino Alto Adige, Puglia, Friuli Venezia Giulia, Abruzzo, Sicilia, Umbria, Sardegna, Calabria, Valle d’Aosta, Molise e Basilicata.

La situazione nel mondo

Nuovo record di contagi di covid-19 nel mondo. La pandemia continua a espandersi. Nelle ultime 24 ore sono stati confermati altri 249.800 casi, 19 mila in più del dato di ieri, per un totale di 13,8 milioni di casi, secondo i dati della Johns Hopkins University aggiornati questa mattina. Nuovo record di contagi per gli Usa che ieri hanno raggiunto i 70 mila casi in un solo giorno. La Florida, il nuovo punto caldo della pandemia, ha aggiunto quasi 14.000 nuovi casi durante la notte e ora conta 315.767 contagiati con 4.676 morti, quasi 22 ogni 100.000 abitanti. Il Texas segue nella classifica con 10.000 nuovi casi per il terzo giorno consecutivo. In molti stati, i governatori hanno dato una stretta sull’obbligo di indossare le maschere per frenare la diffusione del virus, mentre in Georgia è scontro aperto tra il governatore e il sindaco di Atlanta che è stato citato a giudizio perché ha reso obbligatorio indossare la maschera in pubblico, limitando la libertà personale. Il dottor Anthony Fauci, direttore dell’istituto nazionale di malattie infettive ha annunciato che uno dei vaccini entrerà nella fase 3 di sperimentazione alla fine del mese. “Sono cautamente ottimista sul fatto che gli Stati Uniti siano sulla buona strada nel controllo del coronavirus”, ha aggiunto Fauci, ribadendo che i leader statali e locali dovrebbero essere più energici nell’incoraggiare le persone a indossare maschere. Continuano a risalire i contagi in Spagna. Nelle ultime 24 ore sono stati registrati 628 nuovi casi positivi, la maggior parte dei quali in Aragona (253) e Catalogna (121), riferiscono le autorità sanitarie. I nuovi decessi sono 4, per un totale di 28.240 morti. La crescita dei contagi è iniziata con i dati forniti lunedì, quando i nuovi contagi erano 164. Ieri erano arrivati a 580. Oggi ai residenti di Barcellona è stato chiesto di “rimanere a casa”, mentre sono state vietate le riunioni di più di dieci persone.

Monitoraggio Istituto Superiore di Sanità: lieve aumento casi, rispettare misure precauzione 

“Lieve aumento dei casi. Rispettare misure di precauzione”, è la conclusione del report di monitoraggio settimanale sull’andamento del coronavirus in Italia della cabina di regia del ministero della Salute -Istituto superiore di sanità. L’analisi riguarda i dati relativi al periodo 6-12 luglio 2020, successivo alla terza fase di riapertura avvenuta il 3 giugno 2020. “Per i tempi che intercorrono tra l’esposizione al patogeno e lo sviluppo di sintomi e tra questi e la diagnosi e successiva notifica, verosimilmente – spiega il report – molti dei casi notificati in questa settimana hanno contratto l’infezione 2-3 settimane prima, ovvero prevalentemente nella terza decade di giugno. Alcuni dei casi identificati tramite screening, tuttavia, potrebbero aver contratto l’infezione in periodi antecedenti”. “Complessivamente il quadro generale della trasmissione e dell’impatto dell’infezione da SarS-CoV-2 in Italia rimane a bassa criticità con una incidenza cumulativa negli ultimi 14 giorni (periodo 29/6-12/7) di 4.6 per 100 000 abitanti (in lieve aumento). A livello nazionale – avverte il report – si osserva un lieve aumento nel numero di nuovi casi diagnosticati e notificati al sistema integrato di sorveglianza coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità rispetto alla settimana di monitoraggio precedente, con Rt nazionale=1.01, sebbene sia inferiore ad 1 nel suo intervallo di confidenza minore”. E “questo indica che la trasmissione nel nostro paese è stata sostanzialmente stazionaria nelle scorse settimane”.

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